00:00 19 Ottobre 2018

Meteo SICILIA: effetto Alcantara-Agrò, l’analisi di un fenomeno affascinante e pericoloso!

Analisi un fenomeno orografico sul nord della Sicilia durante alcune ondate di maltempo da Scirocco.

Autumn is coming”… direbbero gli inglesi e con esso spesso la nostra bella Sicilia si ritrova a fare i conti con eventi intensi e talvolta anche dannosi. In questo articolo, si proverà ad analizzare un fenomeno prettamente orografico che tende alle volte a manifestarsi durante le ondate di maltempo di matrice sciroccale sul comparto nord-orientale, specie nella stagione autunnale.

In questo frangente infatti la temperatura dei mari situati intorno all’Italia risulta molto elevata, con valori simili a quelli tropicali in alcune annate, fornendo cosi grande energia alla colonna d’aria sovrastante.

Nel momento in cui si dovessero avvicinare delle perturbazioni da ovest vengono cosi richiamate correnti sciroccali (sud est) verso le nostre lande nei bassi strati, mentre in quota (oltre i 30005000mt), le correnti tendono a disporsi da libeccio (sud ovest) e nel caso in cui, ad est sui Balcani si trovi una situazione di blocco per la presenza di cellula di alta pressione, la differenza di pressione permette ai venti di ostroscirocco quindi di assumere una forza veramente considerevole.

Lo Scirocco, vento inizialmente secco proveniente da sud est, sorvolando il mediterraneo si carica di umidità nei bassi strati( lo strato umido si accumula in genere nei primi 500-600mt della colonna d’aria) raffreddandosi rispetto alle condizioni di provenienza ( in genere l’entroterra libico), tale processo però non avviene lungo l’intero colonna d’aria che quindi risulterà nel complesso parecchio instabile( instabilità condizionale).

Nel caso in cui, tale corrente d’aria vada incontro a colonne montuose, è costretto a salire verso l’alto, permettendo la nascita di nubi e fenomeni (Instabilità convettiva). In particolare si è notato che la zona della Valle dell’Alcantara e per certi aspetti della vale d’Agrò permette in questi casi la conduzione di fenomeni verso le zone tirreniche messinesi e più nello specifico nell’area compresa tra Falcone e Saponara, con i fenomeni più violenti che seguono il flusso dei venti in quota. In questo caso tendono a manifestarsi fenomeni veramente intensi (V shaped storm) che possono stazionare in aree molto ristrette per lunghi lassi temporali fino a quando, il minimo non sarà cosi vicino da far cessare il flusso sciroccale.

Ciò come potete immaginare questa condizione può comportare notevoli disagi nei territori soggetti, lasciando di contro spesso all’asciutto le zone ioniche, teoricamente più esposte al flusso umido da sud est. Ecco spiegata la causa delle varie alluvioni che flagellano ciclicamente l’area del messinese tirrenico, citiamo per esempio quella del 9 ottobre 2015 che ha rovesciato quasi 300mm di pioggia sui peloritani in pochissime ore causando vari allagamenti tra il milazzese e il barcellonese. Vorrei infine fare una nota a margine per i più esperti, il fenomeno qui sopra esposto è ben più complesso, molto difficile da prevedere e andrebbe analizzato in maniera più approfondita, ma ho ritenuto di renderlo più fruibile anche a chi non conosce bene la materia, per aiutare nella comprensione delle potenzialità di questo evento meteorologico veramente affascinante ma anche cosi pericoloso nelle forme in cui si può manifestare.

Autore : Alessio Pandolfo