00:00 12 Settembre 2014

Meteo prossima settimana: braccio di ferro tra correnti atlantiche e l’alta pressione: chi vincerà?

Una situazione atmosferica molto delicata si consumerà sul territorio europeo nel corso della prossima settimana. A livello europeo andrà palesandosi un'azione di blocco esercitata da una depressione atlantica nei confronti dell'anticiclone che solo con molta difficoltà riuscirà a ritirarsi verso oriente quel tanto che basta da riuscire (forse) a coinvolgere parte delle regioni italiane dalle nubi e dalle precipitazioni. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere.

Il tempo della prossima settimana vedrà in ambito europeo e mediterraneo, un cambio di regista che farà assumere alla circolazione atmosferica dei comportamenti completamente differenti rispetto a quelli avuti sinora. L’aria fredda di origine nord-atlantica riuscirebbe a spingersi verso sud, sino a formare una vasta ansa depressionaria a cavallo tra l’oceano ed il lembo più occidentale del continente europeo.

Questa depressione manterrebbe soltanto dei parziali contatti tra quella che sarà la circolazione atmosferica delle latitudini polari e quella delle fasce temperate.

Per quanto riguarda la circolazione di venti prevista sull’area polare e subpolare atlantica, l’aumento del gradiente termico tra il raffreddamento dell’aria ormai avviato sui territori polari e l’aria ancora abbastanza tiepida che caratterizza le medie latitudini, determinerà un’intensificazione della corrente a getto polare. Questo fattore risulterà determinante al fine di comprendere sino in fondo la ragione per la quale la sopraccitata depressione atlantica faticherà nella sua avanzata verso il Mediterraneo. L’avanzata di una depressione infatti, trae linfa vitale dall’iniezione più o meno corposa d’aria più fredda lungo il suo lato discendente.

Il rinforzo della corrente a getto polare sul nord-Atlantico andrà quindi interrompendo l’alimentazione d’aria più fredda diretta alla depressione sull’ovest dell’Europa, rallentandone di molto il suo avanzamento verso est
. Andrà così strutturandosi una vera e propria azione di blocco che consisterà nell’abbondante e persistente richiamo d’aria caldo-umida di origine mediterranea, la quale andrà a costituire un vasto anticiclone che, almeno inizialmente, andrà interessando tutto il territorio italiano (lunedì 15 – martedì 16).

L’anticiclone veicolerà masse d’aria assai calde per il periodo, andando così ad impennare le temperature previste sul nostro Paese che si porteranno di parecchi gradi al di sopra della norma.

Un fuoco di paglia quantomeno per le regioni settentrionali, le quali potrebbero essere investite dal flusso di correnti umide ed instabili sud-occidentali già da martedì 23 settembre, sperimentando condizioni atmosferiche propense ad accumuli anche abbondanti di precipitazione. Questo comportamento dell’atmosfera troverà quindi risposta sia al ridotto flusso d’aria fredda in entrata all’interno della depressione (dovuta alla mancata comunicazione tra la circolazione atmosferica polare e delle medie latitudini) sia dall’azione di blocco esercitata da molti giorni di richiamo caldo prefrontale i cui effetti si manifesteranno con maggior enfasi proprio sul nostro stivale.

L’avanzamento della depressione potrebbe avvenire nel momento in cui andrà allentandosi il gap termico (e di geopotenziale) esistente tra le due figure bariche antagoniste ma di comune origine. Addirittura il modello europeo ipotizza ll’aggancio con una depressione molto fredda scandinava che ne agevolerebbe il definitivo trascinanento verso il bacino del Mediterraneo.

Autore : William Demasi