00:00 19 Novembre 2017

METEO LUNGO TERMINE: ecco gli scenari messi al vaglio dai modelli

Un'analisi a lungo termine per ricercare le novità messe in luce quest'oggi dai modelli. Qualche spunto di riflessione viene offerto dal nuovo aggiornamento del modello europeo.

Non vi è molto altro da aggiungere oltre quello che già è stato detto sul tempo previsto in Europa nel prossimo futuro, ad esclusione delle inversioni termiche e delle locali nebbie che faranno capolino in più di un’occasione sulla Valpadana e nelle zone interne, la stagione sarà destinata a fare un dietrofront, riportandoci verso condizioni di tempo mite che avranno ripercussione sopratutto nei piani superiori, laddove lo zero termico potrebbe nuovamente riportarsi a quote superiori i 3000 metri. La generale scarsità di precipitazioni se non inserite in un contesto estremamente locale ed assai caldo, completeranno un quadro che sembra intenzionato a restituirci una mensilità novembrina ancora una volta inficiata da una anomalia positiva di temperatura sempre presente, seppur non eclatante.

Su questa linea di pensiero è concorde soprattutto l’ipotesi del modello americano; laddove viene mostrato un rinforzo considerevole del Vortice Polare entro il termine del mese e quindi un riaccorpamento delle masse d’aria gelide al di sopra del Circolo Polare Artico, un rinforzo di gradiente ed il mantenimento di una cintura anticiclonica nella fascia delle medie latitudini europee.

Quest’oggi, domenica 19 novembre, osserviamo delle discrepanze soprattutto a carico del modello europeo che dirotta la previsione a lungo termine verso scenari più incerti anche nell’ambito d’Europa. Ciò che viene mostrato nel run deterministico, stacca in maniera decisa dall’ipotesi di un Vortice Polare compatto così come viene mostrato dall’aggiornamento del modello americano GFS. Nel determinismo viene evidenziata una azione di disturbo a carico dello stesso, con la formazione di un canale depressionario in grado di mettere in comunicazione le masse d’aria molto fredde appartenenti al lobo euroasiatico del Vortice Polare verso l’Europa.

Sono scenari preludio di grandi movimenti invernali d’Europa ma freniamo subito il vostro entusiasmo; questa che vi stiamo commentando è una previsione deterministica a lungo termine, la sua affidabilità in genere è sempre scarsa, mentre acquista maggior valore la tendenza disegnata dalle cosiddette "Ensemble" che diluiscono questo scenario di instabilità a favore di un Vortice Polare mediamente più compatto, ipotesi quest’ultima che conserva ancora una buona percentuale di successo e che probabilmente scandirà i ritmi della circolazione atmosferica del nostro emisfero sino alla fine del mese,senza grossi scossoni.

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Autore : William Demasi