Meteo a 15 giorni: perturbazioni all’assalto dell’Italia?
Ritroveremo la pioggia e sconfiggeremo la siccità? E la neve tornerà a cadere sulle nostre montagne.
I meteorologi vivono consultando freneticamente le mappe meteo, anche perché ormai c’è ben poco da vedere e capire buttando un occhio fuori dalla finestra o sulle immagini del satellite Meteosat.
Tutti vogliono sapere se e quando finirà il tormentone anticiclone, anche se in fondo molti milioni di italiani si ritengono soddisfatti da questa stagione in cui la pioggia e la neve praticamente non si sono visti e il vero inverno è durato una settimana.
Per dirla tutta, almeno la Valpadana di freddo umido e di nebbia, pur in un contesto di alta pressione, quest’anno ne ha sentito e visto a sufficienza e parte dell’Appennino la neve l’ha vista eccome, ma altri hanno sperimentato tanta mitezza e troppi giorni sereni, senza contare la pesante cappa di smog che ci ha avvolto per settimane.
La siccità e la mancanza di neve sulle Alpi comunque preoccupano ogni giorno di più: come di consueto allora abbiamo analizzato ben 12 corse su 20 del modello americano e 10 su 12 hanno confermato la parziale crisi dell’anticiclone nel corso della prima decade di febbraio.
Abbiamo soffermato la nostra attenzione su lunedi 8 febbraio, per qui abbiamo riscontrato una certa convergenza sul possibile ingresso di una importante saccatura in sede mediterranea. (per il modello europeo succederebbe già il 6, come descritto qui:
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/il-vortice-polare-andr-davvero-in-crisi-portando-freddo-e-neve-/52503/
Le corse del modello in realtà sono 20: altre 6 vedono una situazione incerta, 2 condizioni nettamente anticicloniche.
Possiamo così dire che ancora non c’è una convergenza totale sul cambiamento del tempo, ma che possiamo ipotizzarlo come mediamente possibile al 45%.
Abbiamo anche scelto la carta più probabile, quella che secondo noi potrebbe avvicinarsi di più alla realtà: in un regime di correnti ancora piuttosto teso da ovest, veloci ondulazioni potranno portare piogge a tratti e un po’ di vento.
Se andasse davvero così potremmo ritenerci già relativamente soddisfatti: non saremmo lontani ad esempio dall’evoluzione del febbraio del 2002, nel senso che potremmo riuscire comunque a spuntare qualche precipitazione, senza certamente vivere chissà quali cataclismi o ritorni del super freddo (che rimane affidato all’episodio di strat-warming ampiamente descritto in vari articoli su MeteoLive, ultimo questo: https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/il-vortice-polare-andr-davvero-in-crisi-portando-freddo-e-neve-/52503/
RIASSUMENDO:
tra il 7-8 ed il 12 febbraio: possibili situazioni piovose e nevose in quota sul nostro Paese in un contesto di grande variabilità.
Dal 13 al 17 febbraio: evoluzione probabilmente ancora più dinamica stante un ulteriore indebolimento del vortice polare.
Autore : Alessio Grosso