00:00 7 Gennaio 2019

METEO a 15 giorni: la svolta arriverà all’inizio della terza decade di gennaio?

Non tutto il Paese ha ancora sfruttato le potenzialità del Generale Inverno.

Gli abitanti dell’Austria, di Marche, Abruzzo e di gran parte del meridione, solo per fare qualche nome, hanno già sperimentato e sperimenteranno ancora gli affondi freddi in arrivo dal nord Europa e dunque condizioni invernali anche importanti, spesso anche di tipo nevoso, come si può vedere qui a fianco dalla foto scattata da Mario Adinolfi in quel di Vienna.

Molte altre regioni d’Italia e d’Europa, pensiamo ad esempio alla Spagna, hanno visto ben poco, se non un rinforzo del vento, in qualche caso del freddo, ma nessuna precipitazione. Colpa, come sempre, della più grande anomalia della storia meteo degli ultimi 40 anni: la posizione troppo ingombrante ad ovest dell’alta pressione.

Le correnti perturbate atlantiche la devono circumnavigare per giungere sino a noi ma impattando le Alpi da nord vanno ad impegnare solo parte delle regioni adriatiche e meridionali, lasciando sottovento il resto del territorio.

Una situazione ben conosciuta durante la stagione invernale, che ha vissuto una fase di notevole frequenza negli anni 90, mentre era andata calando dall’inizio del nuovo secolo.

Quest’anno, nonostante clamorosi segnali dalla stratosfera, sembra essere il motivo dominante di questa prima fase della stagione e si potrebbe continuare così almeno oltre metà mese, quando anche senza scomodare il "terremoto" occorso ai piani alti dell’atmosfera, fisiologicamente il vortice polare perde forza, e parimenti perde un po’ di importanza anche il nostro mastodontico anticiclone.

Potrebbero così affacciarsi nel Mediterraneo saccature un po’ più decise a conquistare per intero il nostro Paese portando precipitazioni in un contesto termico normale per il periodo. 

C’è però qualche segnale estremo che arriva dalle carte: qui a fianco vi mostriamo uno di questi vistosi cambiamenti barici POTENZIALMENTE possibili all’inizio della terza decade del mese: vedrebbero di colpo l’elevazione degli anticicloni verso nord e l’arrivo di masse molto fredde verso le medie e basse latitudini del Vecchio Continente, un chiaro segnale di possibile accoppiamento di quanto avvenuto in stratosfera anche in troposfera.

IN SINTESI
-E’ possibile che sino dal 14 sino al 18-20 gennaio il tempo rimanga sostanzialmente discreto e non particolarmente freddo sull’Italia con correnti da nord-ovest in grado di determinare condizioni di variabilità ma senza fenomeni di rilievo. 

-Non si esclude che nel periodo successivo, dal 20 in poi, il tempo divenga più perturbato e progressivamente più freddo, congiuntamente ad un notevole cambiamento nella disposizione delle figure bariche sul Continente. 

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Autore : Redazione di MeteoLive.it