00:00 4 Giugno 2013

Metà mese con l’estate piena o no? I modelli si dividono…

Il più ottimista è il modello canadese, che vede l'estate esplodere nel vero senso della parola. Il più pessimista invece è l'europeo. In mezzo abbiamo l'americano.

Modelli concordi sul medio e lungo termine nel vedere finalmente l’esplosione della bella stagione sull’Italia? Ovviamente no. Troppo facile sperare che le prospettive future siano disegnate in maniera univica da tutte le elaborazioni più importanti presenti in rete.

Quest’oggi, alcuni modelli premono decisamente sull’acceleratore e danno fiato alle trombe all’estate italica. Altri invece sono più guardinghi e ritengono imprudente far partire la stagione calda così in fretta.

Il giorno preso come riferimento è VENERDI 14 GIUGNO.

Iniziamo con il modello più ottimista: quello canadese. Secondo questa elaborazione, l’estate partirà senza se e senza ma, con un bello slancio dell’alta pressione africana, che qui ci appare in forma quasi come gli anni scorsi.

Notate le depressioni che sono lontane dalla scena mediterranea ed europea, senza velleità di intaccare il dominio dell’alta pressione sul Mare Nostrum.

Questo invece è il modello più pessimista, ovvero l’europeo. Secondo questa elaborazione, l’estate potrebbe fare i conti senza l’oste.

Il tempo sull’Italia per il 14 sarà buono, ma osservate l’attacco portato ad ovest da parte di una vasta saccatura atlantica. L’alta pressione ci appare troppo debole per poter contrastare il flusso, con un nuovo peggioramento che potrebbe bussare alle porte del Bel Paese nella successiva giornata di sabato 15 giugno.

 

Chiudiamo questa breve carellata modellistica, con il modello americano. Esso si pone a metà strada tra "l’estivo" canadese e il "guardingo" europeo.

L’alta pressione ci sarà, anche discretamente protesa verso il Bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Tuttavia, questa isola di bel tempo verrà insidiata in una prima fase da una depressione sul Balcani e successivamente da un’ondulazione di origine atlantica, con al suo interno un blando sistema frontale.

Quale situazione riteniamo sia la più probabile? La tesi del modello americano ci appare al momento più ponderata e maggiormente credibile. Le altre due elaborazioni sono forse un po’ forzate in entrambe le direzioni. Nei prossimi giorni, comunque, vedremo quale sarà stato il modello ad avere avuto la vista migliore. Continuate a seguirci!

 

Autore : Paolo Bonino