00:00 21 Agosto 2009

Mercoledì 26: nuovo passaggio temporalesco al nord?

I modelli non riescono ancora ad inquadrare bene la traiettoria del fronte. Per adesso la tesi più gettonata resta quella di un interessamento di Alpi, Prealpi e settori pianeggianti a nord del Po: una classica "scodata estiva", quindi...

Eppure qualcosa si muove! Per carità, la “rottura” è ancora lontana, tuttavia la stabilità assoluta ed il caldo atroce che hanno caratterizzato gli ultimi giorni sembrano lasciare un po’ il passo. Al loro posto potrebbe subentrare una maggiore instabilità, relegata perlopiù ai rilievi ed alle ore del pomeriggio.

L’estate inizierà davvero ad andare in crisi solo quando i temporali inizieranno a formarsi anche sul mare ed in ore poco consone al loro sviluppo, ad esempio di notte. Fin tanto che gli eventuali fenomeni seguiteranno ad essere attaccati alle montagne, l’estate resterà (bene o male) ancora in sella.

Dicevamo del passaggio perturbato atteso al nord per mercoledì 26 agosto. La tesi più gettonata vede il transito del corpo frontale oltralpe, con effetti marginali al nord, segnatamente su Alpi, Prealpi e zone di pianura più settentrionali.

Si tratterebbe quindi del solito “guasto estivo”, con la parte pianeggiante a sud del Po, la Liguria e l’Emilia Romagna ancora a riparo dalla fenomenologia più spiccata.

Laddove i temporali si faranno sentire, questi potrebbero essere localmente intensi ed accompagnati anche da grandine.

Come anticipato poco sopra, non vi è molta concordanza tra i principali modelli circa la penetrazione del suddetto fronte in area mediterranea. Di conseguenza qualche sorpresa potrebbe non mancare. Seguiteci!
Autore : Paolo Bonino