00:00 6 Agosto 2014

Meglio l’estate o l’inverno? Si scatena la bagarre tra i lettori!

Un tema caldo e molto dibattuto tra milioni di italiani, da sempre: meglio l'estate o l'inverno? Sentite cosa ci scrive un lettore: botta e risposta con il nostro Alessio Grosso. E voi come la pensate?

Il signor Gian Luca Vinti ci scrive: 
temperature diurne superiori a 36° sono fastidiose, soprattutto se le minime notturne non scendono sotto i 22° ed il tasso di umidità risulta elevato, ma da qui a desiderare sempre l’inverno ce ne corre molto!
Risponde Alessio Grosso: 36°C sono un po’ troppi per anziani e bambini ma a milioni di italiani piace comunque la bella stagione e la vita da spiaggia, molti altri però preferiscono comunque il fresco della montagna, quanto all’inverno indubbiamente l’inverno ha un fascino tutto particolare.

Signor Gian Luca Vinti: come dimenticare la nebbia condita con i fumi dei riscaldamenti e dei gas di scarico, la affascina questo?
Risponde Alessio Grosso: nebbia? Anche qui è soggettivo. In città peraltro ormai è un fenomeno meno frequente che in passato, certo la nebbia sulle strade fa paura, ma anche la nebbia che avvolge i campi o i monumenti cittadini è comunque particolarmente suggestiva. I riscaldamenti indubbiamente inquinano ma sono un male necessario.

Signor Gian Luca Vinti: in inverno l’insolazione è insufficiente per i fabbisogni minimi corporei, c’è necessità di cappotti, guanti, sciarpe, cuffie, doppie calze, avere comunque estremità fredde, il picco dell’influenza e delle bronchiti, i denari spesi in riscaldamento e maggiori consumi delle automobili, la poca voglia di farsi anche una doccia, la carenza di frutta e verdura o comunque una loro scelta molto limitata, mi fermo qui.
Risponde Alessio Grosso: l’insolazione in inverno, specie sulle Alpi, può dare grandi soddisfazione, specie nelle vallate aperte, giornate terse e limpide che in estate non esistono. Guanti, cappotti, calze non sono poi un gran fastidio. Sarà un caso ma anche quest’anno i bambini si sono ammalati più in primavera che in inverno soprattutto per gli sbalzi di temperatura fra ambienti condizionati e l’esterno (centri commerciali siberiani, parcheggi arroventati dal sole). Spese di riscaldamento notevoli? Vero. Spese elettriche altrettanto notevoli in estate per difendersi dal caldo con i condizionatori, ai quali mi sono sempre opposto ma che putroppo stanno diventando un male necessario, soprattutto per le categorie e a rischio. Poca voglia di farsi una doccia? Nel tepore della propria abitazione credo non ci sia nulla di meglio di un bel bagno domenicale pensando di essere ai Tropici. Ogni frutto poi ha la sua stagione, mangiare ciliegie a dicembre, con tutta la passione morbosa che si può avere per questo frutto, secondo me non ha molto senso. Direi che l’inverno è una stagione molto utile per ripristinare le falde ed i ghiacciai, necessaria per il compiersi dei cicli naturali della vita alle nostre latitudini, senza dimenticare la magia di una bella nevicata.

Signor Gian Luca Vinti: forse allora, democraticamente, dovremmo augurarci primavere ed autunni molto lunghi ed estati ed inverni molto corti e se possibile con pochissimi eventi estremi, anche se tutto ciò, ovviamente, cozza contro la realtà climatica e la incontrollabilità (per fortuna) del clima e quindi occorre solo sopportare con pazienza gli eventi ritenuti negativi anche perché, come è noto, purtroppo “non esista più la mezza stagione”!. cordialità da un affezionato ed attento lettore.

E tu, come la pensi?
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Autore : Alessio Grosso