00:00 29 Febbraio 2012

MARTEDI 6 MARZO: peggiora? Non peggiora? Dove peggiora?

Passata la pausa anticiclonica, ecco una nuova gatta da pelare per i previsori: il peggioramento di inizio settimana prossima...

Tutti sotto l’alta pressione? Sì, per qualche giorno, perchè a seguire gli eventi già incalzano sulla nostra Penisola.

Incalzano con l’aria fredda, che dalle alte latitudini si porterà nuovamente verso sud. Ciò sarà causa di un’instabilizzazione del tempo nel Bacino del Mediterraneo.

Ci sono zone d’Italia che aspettano con ansia la pioggia (il nord-ovest). Altre regioni invece non ne possono davvero più di vedere scorrere sulle proprie teste nubi, acquazzoni, neve, con l’aggravante del vento forte, che spesso disturba i collegamenti in mare ( stiamo parlando ovviamente del meridione).

Questo nuovo peggioramento accontenterà finalmente tutti, oppure sarà di competenza dei "soliti noti", con il nord Italia nuovamente a secco?

Beh, la distanza temporale è ancora considerevole. Di conseguennza per cercare di fare luce su quello che potrebbe accadere, ci sentiamo in obbligo di scomodare diverse elaborazioni, che guarda a caso NON sono concordi sulla possibile evoluzione futura.

Iniziamo con il modello americano. Da giorni segue questa evoluzione, ovvero con un minimo di pressione sul Ligure e conseguenti precipitazioni per tutti, anche per il nord!

Notate l’alta pressione defilata in Oceano che non disturberebbe l’affondo freddo sull’Europa occidentale.

 

Il modello inglese, questa volta, va a braccetto con il collega americano: affondo freddo centro-occidentale, formazione di un minimo ad occhiale tra il Ligure e l’est della Francia, con conseguenti precipitazioni per tutti, anche al nord.

Anche in questo caso, l’alta pressione resterebbe defilata ad ovest, senza disturbare l’esito del peggioramento.

Il modello canadese, pur vedendo sempre una situazione instabile, opta per una soluzione più blanda.

La depressione si presenterebbe molto allargata. Di conseguenza anche l’intensità dei fenomeni sarebbe ridotta, pur presentando una certa "democraticità" sullo Stivale.

Insomma, precipitazioni per tutti, ma senza esagerare.

Il primo modello "non democratico" che esaminiamo è UKMO, facente parte del ramo modellistico europeo.

Secondo questa elaborazione, non cambierebbe niente: solita invadenza eccessiva dell’alta pressione ad ovest e peggioramento limitato al centro-sud, con il nord spettatore per l’ennesima volta.

Anche NOGAPS, facente parte del ramo modellistico americano, vede la "solita" depressione al meridione, con il nord Italia e gran parte del versante tirrenico completamente salati dai fenomeni.

L’alta pressione ad ovest si presenterebbe ancora troppo forte per consentire un’entrata più occidentale della colata fredda.

Come vedete, a sei giorni dalla scadenza previsionale, sussistono ancora incertezze. Per il momento, noi riteniamo più valida l’ipotesi di un interessamento generale dell’Italia ( prime due cartine), ma ovviamente la situazione andrà monitorata di volta in volta.

 

Autore : Paolo Bonino