00:00 26 Luglio 2017

Mare CALDO: quali pericoli nasconde?

Oltre a determinare valori termici estremamente elevati, nel lungo periodo la persistenza delle heat wave sul Mediterraneo, porta ad un surplus di calore immagazzinato dalle acque superficiali del Mediterraneo. Ecco quali potrebbero essere le conseguenze in chiave futura.

In queste lunghe giornate di SOLLEONE, il nostro mar Mediterraneo ha avuto modo di accumulare un surplus notevole di calore che è andato poi a rimescolarsi anche negli strati profondi, grazie alle mareggiate che si sono verifcate in occasione dei rari passaggi frontali nel corso dell’estate 2017. Rispetto alla media trentennale 1980-2010, il nostro mar Mediterraneo presenta una anomalia termica positiva di considerevole portata, tale anomalia trova ragione di esistere proprio nella lunga durata delle onde di calore sul Mediterraneo. Parte di questa calura viene "assorbita" letteralmente come una spugna dal nostro mare e viene rilasciata lentamente soltanto con l’arrivo dell’autunno. Anche in questo caso, la sinottica che andrà a crearsi nei mesi autunnali, sarà determinante al fine di comprendere con quanta rapidità il calore immagazzinato verrà rilasciato in libera atmosfera.

Quindi la persistenza o meno di tali valori nelle settimane e nei mesi successivi, sarà influenzata dal comportamento della circolazione atmosferica che andrà a crearsi nel prossimo futuro. Un agosto instabile ed irrequieto andrebbe almeno in parte a smaltire questo surplus, lasciando in eredità un periodo autunnale caratterizzato da temperature marine più vicine alla media stagionale, ma purtroppo la statistica di questi ultimi anni ha mostrato scarti termici positivi certamente più numerosi rispetto alle anomalie negative che sono divenute meno frequenti. L’evento di caldo intenso pronosticato dai modelli nella prima decade di agosto, ne è un esempio calzante.

Uno sguardo al prossimo autunno: aumenterà il rischio alluvionale?

Un surplus d’acqua calda durante l’autunno può indubbiamente rappresentare un fattore di rischio ma la parola finale verrà sempre lasciata alla sinottica generale, cioè alla circolazione atmosferica che andrà a costituire l’autunno 2017. In linea generale possiamo affermare che un’estate molto calda e caratterizzata da pochi break stagionali, possa predisporre l’autunno ad un maggior rischio alluvionale, purchè la sinottica generale lo permetta.

Un esempio eclatante del legame effimero esistente tra mare caldo ed alluvioni lo abbiamo con l’estate 2014 che trascorse fresca ed instabile soprattutto al nord ma questo non salvò la Liguria dagli eventi alluvionali dell’ottobre 2014. Viceversa la tremenda estate del 2003 fu seguita da un autunno in gran parte dominato da correnti settentrionali fresche e secche, la "fucina" del Mediterraneo disperse così il proprio calore senza dar luogo a fenomeni particolarmente eclatanti.



 

Autore : William Demasi