00:00 27 Ottobre 2014

MALTEMPO nei primi giorni di novembre? Facciamo un po’ di chiarezza…

Nei primi giorni di novembre una vasta saccatura atlantica proverà ad entrare nel Mediterraneo, ma incontrerà la "solita" resistenza della "solita" alta pressione che si schiererà ad est. Cerchiamo di fare chiarezza.

La cartina che vedete promette un nuovo (l’ennesimo) rompicapo modellistico per tutti i previsori e gli addetti ai lavori. Sarebbe già difficile decifrare una situazione del genere a tre giorni dalla scadenza previsionale, figuriamoci ad una settimana!

Le correnti atlantiche ci riproveranno, ma per l’ennesima volta troveranno la via sbarrata dal solito anticiclone che si schiererà più ad est.

Per l’ennesima volta si riproporrà il balletto "entra o non entra – affossa o non affossa", molto in voga in questo scorcio di stagione autunnale.

Fino alla giornata di ieri (domenica), le elaborazioni andavano "lancia in resta" verso un cambiamento quasi sicuro da ovest, indotto dall’ingresso della saccatura sopra menzionata. Oggi le medesime elaborazioni hanno mollato la presa, insinuando IL DUBBIO (ovviamente legittimo, trovandoci ad una settimana dalla scadenza previsionale).

Il blocco altopressorio ad est, oltre a mandare in tilt modelli e previsioni, potrebbe mettere nuovamente a rischio alcune regioni (ad esempio il Piemonte e la Liguria) che già ad inizio ottobre hanno subìto l’onta di precipitazioni temporalesche intense proprio a causa della POCA VOGLIA delle configurazioni bariche a muoversi verso levante.

Questa mattina sia il modello europeo che americano (di cui vediamo uno spaccato poco sopra) sono concordi nel bloccare almeno in parte la saccatura sull’ovest del Continente, con tutte le conseguenze del caso. Potrebbe però trattarsi di una corsa poco "fortunata", che magari verrà smentita dalle prossime emissioni.

Analizzando i quadri ens dei due modelli sopra menzionati, emerge ancora molta incertezza, anche se il modello americano sembra maggiormente convinto, rispetto all’europeo, della forzata atlantica ai danni dell’alta pressione mediterranea.

Mai come in questa circostanza sarà il caso di seguire passo passo tutti gli aggiornamenti e le varie corse modellistiche. Tra un paio di giorni, probabilmente, avremo le idee più chiare.

 

Autore : Paolo Bonino