00:00 8 Gennaio 2017

MALTEMPO – FREDDO: modello europeo SCATENATO per metà mese: ma è credibile?

Il modello europeo questa mattina propone un'evoluzione molto interessante già a medio termine. Controlliamone l'attendibilità...

Una sciabolata artica nel cuore del Mediterraneo. Sembra essere questa la linea intrapresa dal modello europeo nel suo run ufficiale questa mattina.  

Non si tratta di una corsa isolata, in quanto anche ieri sera il modello nostrano prevedeva scenari simili. Tuttavia, la situazione per la metà di gennaio si presenta estremamente incerta e passibile di molti cambiamenti.

Una situazione come quella evidenziata dalla prima mappa porterebbe finalmente la neve al nord, dopo un lungo periodo secco. Neve anche sull’Appennino centro-settentrionale, mentre al sud arriverebbero correnti più temperate da sud-ovest con neve solo in quota.

L’evoluzione successiva del run ufficiale mostra una situazione davvero invernale sull’Italia e in Europa. L’alta pressione atlantica potrebbe collegarsi con un anticiclone in sede scandinava, isolato un lobo gelido sul nostro Continente con interessamento anche dell’Italia, specie centro-settentrionale.

E’ credibile questa evoluzione? Per rispondere a questa domanda, interpelliamo la media di tutti gli scenari imbastita quest’oggi dal modello europeo, compresa ovviamente la corsa ufficiale (seconda mappa).

Si nota una certa collimazione per ciò che concerne l’articata di domenica 15 gennaio in Italia.

Il problema sarà valutare la situazione dopo questo evento. Il rischio che la solita alta pressione spanci verso il Mediterraneo è elevato. Se così fosse, la tesi imbastita dal modello medesimo per la fine della seconda decade non sarebbe credibile. Al momento, i grafici ens remano contro a questa tesi che sarebbe supportata solo dal run ufficiale (e pochi altri cluster).

In definitiva: le possibilità che si verifichi la fase artica sopra descritta sono abbastanza alte, attorno al 60%. Le possibilità di non avere uno spanciamento anticiclonico successivo sono basse, attorno al 30%. Nei prossimi giorni faremo il punto.

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Autore : Paolo Bonino