00:00 21 Aprile 2017

MALTEMPO e FREDDO da mercoledì 26? Tante mappe all’interno!

L'affondo deciso di una saccatura dal nord Europa potrebbe finalmente far transitare una perturbazione.

Perturbazione in arrivo sull’Italia.
E’ una notizia da "edizione straordinaria".

Non se ne vedeva una da mesi, arrivare organizzata a ridosso delle Alpi.
Certo arriverà dal nord Europa o dalla classica porta atlantica, ma poco importa.

Il modello americano stamane la disegna in modo marcato sul nostro settentrione già per le prime ore di mercoledì 26 aprile.

A coadiuvare il passaggio ci sarà un minimo depressionario al suolo, una bella curvatura ciclonica delle correnti che mancava da tempo, un bel contrasto termico tra l’aria artica marittima e quella più mite ed umida mediterranea.

Insomma un bel colpo contro la siccità con piogge che dovrebbero insistere per gran parte del giorno sul settentrione e la Toscana, per poi coinvolgere anche Umbria, Lazio, zone interne marchigiane ed abruzzesi, prima di sfondare parzialmente anche sul meridione, in primis sulla Campania.

Il passaggio sarà accompagnato anche da un vistoso calo termico con neve oltre gli 800-1200m sul settore alpino e da qualche temporale post frontale sulla Valpadana occidentale nella serata di mercoledì.

Giovedì un altro impulso instabile potrebbe transitare tra regioni centrali e Triveneto, risparmiando il nord-ovest, ormai in aria secca e quasi sottovento. I fenomeni in giornata traslerebbero poi sul meridione con una bella scarica di rovesci.

La neve giungerà anche in Appennino nella giornata di giovedì 27 sin verso gli 800-1000m e le temperature scenderanno ulteriormente.

Insomma due botte artiche raccolte in una decina di giorni non sono male dopo tanta mitezza; questa fase, certamente meno fredda di quella che ci ha interessato, avrà comunque il merito di dispensare precipitazioni rilevanti, specie su Lombardia, Toscana e Friuli Venezia Giulia, regioni che hanno davvero bisogno di acqua.

La fase di maltempo dovrebbero concludersi entro venerdì 28 e a quel punto i modelli sbandano. Diventa così difficile ipotizzare una linea di tendenza successiva a questa nuova irruzione artica, che sembra comunque destinata ad essere l’ultima del periodo, perlomeno con queste caratteristiche.

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Autore : Alessio Grosso