Mali antichi: le saccature che non sfondano, comincia la sagra delle occasioni perdute e dello sciopero della pioggia
Brutta piega della stagione, tornano gli spettri.
Tremate: le streghe son tornate!
Sembra ormai una combutta. Le alte pressioni giocano non solo a rovinare le previsioni dei meteorologi ma negano l’inserimento deciso delle saccature nell’area mediterranea e in particolare in un punto preciso, quello compreso tra valle del Rodano e Golfo ligure.
La diminuzione del numero di depressioni che si formavano al suolo su questo tratto di costa la dice lunga sull’evoluzione del tempo negli ultimi anni.
E’ qui la vera crisi dell’Atlantico, non tanto nel computo totale delle perturbazoni in transito, quanto nel numero di quelle che riescono ad entrare sul Mediterraneo centrale accompagnate da una saccatura incisiva.
Le Alpi diventano spesso un ostacolo insormontabile frantumando e spezzando i corpi nuvolosi che dunque determinano piogge irregolari e mal distribuite.
Oppure le correnti sono talmente tese che tutti i fenomeni si concentrano laddove la natura si è inventata degli imbuti orografici.
Perchè allora le saccature non sono più così incisive? Perchè si è alzato di qualche grado di latitudine il flusso perturbato atlantico a causa della spinta della linea di convergenza intertropicale verso nord.
Infatti sul nord Europa le saccature transitano belle strette ed incisive: è solo sul nostro settore, dove spesso non penetrano efficacemente che vengono vinte dalla resistenza dell’arco alpino.
Mali antichi dunque che però si ripetono proprio nella stagione dove dovrebbe piovere con maggiore regolarità e non scaricare 200mm come a luglio lungo la fascia montana e neanche un mm al piano.
Si tratta della sagra delle occasioni mancate, speriamo non cominci anche questa volta lo sciopero della pioggia, intendo quella ben distribuita ovviamente.
Autore : Alessio Grosso