00:00 9 Dicembre 2013

Ma se ne andrà l’anticiclone per Natale?

Francamente è difficile ipotizzare la fine o perlomeno una pausa del periodo anticiclonico.

Tutti mi chiedono se questo anticiclone ci potrà davvero accompagnare sino a Natale o addirittura sino a Carnevale. La risposta non è facile.

Nel senso che gli anticicloni longevi stile anni 80-90 sembrano difficilmente ripetibili per durata, tuttavia non sarà facile liberarsi di una figura tanto ingombrante, figlia di una corrente a getto in grande forma, stimolata da un vortice polare in gran forma, "esaltata" da uno straordinario raffreddamento stratosferico in sede polare ed oltretutto agevolata dalla positività della quasi biennale oscillazione dei venti nella stratosfera subtropicale.

Qualcuno mi ha segnalato una debolezza del mastodontico anticiclone intorno a metà mese, ma solo perchè il getto subirà un leggero rallentamento e potrà esserci qualche disturbo, ma si tratterà probabilmente di una flessione effimera ed illusoria, perchè poi sotto Natale si rifarà sotto.

Anche il vortice polare però in quel periodo potrebbe partorire qualcosa di interessante: una depressione molto profonda in grado di portare una nuova tempesta sul centro Europa e anche la neve a nord delle Alpi, andando poi a scivolare verso i Balcani.

L’alta pressione rinculerebbe un po’ ad ovest ma senza mollare l’osso (cioè l’Italia). Si tratterebbe però di un primo segnale. Con i primi giorni del nuovo anno o più probabilmente dopo l’Epifania statisticamente, dopo 40 giorni, gli affondi potrebbero diventare più marcati, segnale di un deciso rallentamento della corrente a getto. E lì l’inverno potrebbe ritrovare la sua dinamicità e anche le sue nevicate.

Manca però davvero molto tempo e quando un’anomalia del genere si manifesta non è mai saggio sbilanciarsi troppo. Stamane l’ho fatto per cercare di accontentare i lettori, peraltro ancora comprensibilmente scottati da questo improvviso voltafaccia stagionale, quando perlomeno per la prima metà del dicembre pareva che tutto potesse svolgersi in un ambito di normalità, in linea con il trend degli ultimi anni, poi d’improvviso l’entrata in scena dell’anticiclone e la rivoluzione barica a cui abbiamo assistito. Ce l’aspettavamo più avanti certo, ma non adesso e in questi termini, del resto questi sono i rischi del mestiere. Indubbiamente è stato un bello shock…

Autore : Alessio Grosso