00:00 6 Dicembre 2017

Ma lunedì arriverà la NEVE sulle pianure del nord? (Mappe all’interno)

Situazione molto delicata perché non tutti i modelli inquadrano bene il passaggio perturbato. La media delle situazioni vede un passaggio ovest est che negherebbe però la neve ad alcune regioni.

L’afflusso di aria decisamente fredda e secca atteso tra sabato e domenica mattina, verrà bruscamente sostituito da correnti occidentali molto umide e miti, che accompagneranno il passaggio di una corposa perturbazione atlantica.

I modelli vedono questo ingresso con traiettoria decisamente occidentale: pertanto molta dell’umidità e delle precipitazioni che trasporterà il fronte si scaricheranno sui versanti francesi, ma una parte dovrebbe comunque riuscire a sfondare sul catino padano, portando qualche centimetro di coltre bianca a depositarsi sulle pianure, interessate da uno strato di aria fredda e secca, in rapida saturazione all’arrivo delle correnti umide.

Le correnti tese da ovest non freneranno l’avanzata del fronte, che in poche ore, probabilmente già entro il primo pomeriggio di lunedì, avrà attraversato tutto il Paese.
C’è ancora però un po’ di incertezza circa la disposizione delle correnti, che disponendosi maggiormente da sud ovest, favorirebbero una maggiore persistenza delle nevicate e un accumulo più generoso.

Al centro e al sud nevicherà a quote basse solo per qualche ora nelle vallate più interne dell’Appennino e sull’alta Toscana, poi potrebbe esserci anche qualche episodio di pioggia congelantesi, perché in quota l’afflusso di aria mite sarà notevole, mentre al suolo potrebbe rimanere intrappolata dell’aria molto fredda.

Stessa situazione è anche prevista AL MOMENTO per la Liguria e gran parte dell’Emilia orientale e della Romagna, dove si prevede il transito in quota dell’isoterma di +2°C, che potrebbe causare davvero un pesante episodio di GELICIDIO in pianura.
Rischio di ombra pluviometrica, cioè assenza di precipitazioni, per la schermatura apportata dall’arco alpino occidentale, anche su parte delle pianure del Piemonte sud occidentale.

La neve non dovrebbe invece mancare all’appuntamento più a nord, dove sono attese comunque termiche sufficientemente basse a tutte le quote, anche se i fenomeni più rilevanti il modello li prevede tra sud ed est Lombardia, Piacentino, poi pianura veneta, specie il settore più a nord, la fascia prealpina e l’alto Friuli Venezia Giulia.

Nevicherà comunque in modo più o meno omogeneo lungo tutta la fascia alpina e nei fondovalle, anche se debolmente.

Neve più generosa tra la notte e l’alba di lunedì anche su alta Valle d’Aosta e vallate del Piemonte occidentali per sconfinamento del flusso umido, anche se in prossimità dei valichi l’inserimento di aria troppo mite potrebbe anche favorire delle piogge. Sono situazioni paradossali e particolari, sorprendenti per chi è digiuno in materia, ma non troppo rare.

Quello che ci sentiamo di dirvi è che la posizione della saccatura prevista per lunedì 11 è ancora molto ballerina: seguite pertanto tutti gli aggiornamenti per evitare spiacevoli sorprese!
 

Autore : Alessio Grosso