00:00 12 Agosto 2018

LUNGO TERMINE: quali saranno gli sviluppi del tempo sull’Europa?

Uno sguardo all'evoluzione del tempo nel lungo termine per individuare i protagonisti messi in gioco dall'atmosfera ed il loro comportamento sul vecchio continente.

A partire da domani, lunedì 13 agosto, l’aria più fresca ed instabile di origine oceanica troverà almeno in parte una via di fuga verso il Mediterraneo, riportandovi condizioni di instabilità con temporali anche intensi ed una riduzione complessiva del quadro termico entro valori più gradevoli. E’ importante capire che questo nuovo passaggio, il primo che riesce a penetrare in maniera più convinta sul Mediterraneo dopo un lungo periodo di anticiclone, non può essere considerato come una vera e propria battuta di arresto della stagione ma soltanto come un intermezzo di instabilità che avrà il pregevole merito di ripristinare un assetto delle temperature più consono con il periodo stagionale in atto. 

Superata la festività del Ferragosto, l’anticiclone riconquisterà velocemente il territorio perduto, mancando però della componente nord-africana responsabile delle alte temperature. I valori termici a seguito del passaggio perturbato sotto il weekend, subiranno quindi una riduzione e poi nuovamente un aumento ma non più sui valori canicolari registrati le scorse settimane. Uno spaccato di estate certamente più gradevole.

A livello sinottico generale, quest’anno la corrente a getto legata all’attività delle depressioni oceaniche è in ottimo stato, per adesso le carte del tempo mostrano il flusso instabile e perturbato legato a queste correnti, scorrere ad una latitudine più alta, coinvolgendo soltanto l’Europa centrale e settentrionale, escludendo i paesi affacciati all’area mediterranea che resteranno protetti dall’anticiclone ancora per un po’. Tuttavia la nostra sensazione è che questa sia una condizione destinata a cambiare in tempi non troppo lunghi, diciamo entro la terza decade di agosto, al più la prima decade di settembre, con delle nuove ondulazioni. 

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Autore : William Demasi