00:00 23 Ottobre 2014

Lungo termine modello americano : l’aria instabile nord-atlantica ritorna a far breccia sul Mediterraneo?

Gli ultimi giorni di ottobre 2014 trascorreranno con tutta probabilità sotto la protezione di un'area anticiclonica di origine oceanica. Una situazione che tuttavia potrebbe avere una durata limitata nel tempo, l'arrivo di novembre potrebbe presentare l'ingresso di una perturbazione dalle origini nord-atlantiche direttamente sul bacino centrale del Mediterraneo. Vediamo perchè.

L’arrivo dell’aria più fresca che in queste ore ha portato ad una flessione delle temperature su tutta l’Italia, sarà destinata ad esaurirsi con gradualità, iniziando dalle regioni settentrionali del Paese. L’alta pressione, inizialmente ritirata in sede atlantica, sarà spinta verso l’Italia grazie ad un rinforzo della corrente occidentale zonale sino al cuore dell’Europa settentrionale ed alla Penisola Scandinava. L’aumento della pressione e del campo geopotenziale si farà strada dai settori occidentali del continente sino al cuore della Mitteleurope ed il bacino del Mediterraneo già entro domenica 26.

Da questa posizione l’anticiclone (che comunque non riporterà più i valori termici visti in precedenza) garantirebbe protezione sin verso la fine di ottobre. Il tempo risulterebbe buono soprattutto al centro ed al nord, mentre i settori meridionali del Paese potrebbero ancora essere esposti all’azione instabile offerta da una blanda circolazione orientale di venti che dovrebbe esaurirsi solo entro martedì 28 ottobre.

Il periodo di maggior stabilità atmosferica ricadrebbe proprio negli ultimi giorni del mese corrente (giovedì 30 – venerdì 31) quando l’aria calda dell’alta pressione stazionerebbe proprio al di sopra della nostra penisola, creando i presupposti per le prime intense e persistenti inversioni termiche su pianure e valli, con aria tiepida ed atmosfera tersa alle quote superiori.

Volgendo lo sguardo ai primi giorni di novembre, sembrerebbero affacciarsi alcune importanti novità; una battuta d’arresto all’alta pressione?

Un colpo basso al nemico delle nubi per eccellenza?

Già da qualche run previsionale il modello americano lascia aperta la possibilità d’avere una fase abbastanza acuta di tempo instabile e perturbato nel corso della prima decade novembrina. L’origine di questa fase sarebbe da ricercare in una ondulazione della corrente a getto in corrispondenza dell’Europa centro-occidentale. Da questi presupposti l’aria più fredda di origine nord-atlantica scivolerebbe verso le medie latitudini, dando così luogo alla formazione di una figura organizzata di bassa pressione, una vera e propria saccatura con annessi fronti e sistemi nuvolosi in marcia verso il Mediterraneo.

Al momento l’affidabilità di questa previsione non è troppo alta, anche se da diversi run di previsione il modello americano pare confermarla, seppur tra i fisiologici aggiustamenti/modifiche tra un’emissione e l’altra.

Autore : William Demasi