00:00 9 Settembre 2013

Lungo termine: i due principali modelli a confronto

Modello europeo: alta pressione debole e passibile di nuovi attacchi da nord sul Mediterraneo. Modello americano: alta pressione più forte ed in grado di respingere questi attacchi, almeno in parte. Chi la spunterà?

Nuovo rompicapo modellistico all’orizzonte? Beh, è ancora presto per "disperarsi" anche se nei periodi di transizione ( primavera e autunno) le prestazioni delle elaborazioni risultano affette da maggiori imprecisioni, specie nel medio e lungo termine.

Questa mattina vi proponiamo la versione dei due modelli più autorevoli presenti in rete, quello EUROPEO e quello AMERICANO. La giornata presa come punto di riferimento è mercoledì 18 settembre.  Siamo dunque alla fine della seconda decade mensile.

Cosa bolle in pentola secondo il modello europeo? Beh, l’alta pressione delle Azzorre in questo frangente ci appare sbilanciata verso l’Oceano, senza troppe velleità di conquista del Continente e del Mediterraneo.

Le correnti molto fresche (anzi, quasi fredde) provenienti dalla Penisola Scandinava avrebbero vita facile a propagarsi prima verso l’Europa centrale, poi verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia.

La sponda dell’alta pressione più ad ovest fungerebbe proprio da scivolo per le suddette correnti, che penetrando sul Mare nostrum potrebbero dare origine a situazioni di maltempo successive.

E il modello americano invece cosa dice? Pur essendoci delle differenze, la situazione sinottica non appare molto diversa rispetto a quella prospettata dal collega inglese.

Secondo questa elaborazione, l’alta pressione ad ovest sembrerebbe più spanciata in direzione del Mediterraneo e l’Italia. L’afflusso freddo da nord verrebbe di conseguenza deviato verso est, in direzione dei Balcani e la nostra Penisola avrebbe quindi solo un po’ di vento e qualche temporale a spasso tra le zone interne ed i settori orientali.

Difficile al  momento stabilire una percentuale di successo per questi due modelli. Vi rimandiamo quindi alle prossime analisi per cercare di capire quali quotazioni aumenteranno e quali invece verranno declassate ad ipotesi improbabili.

Autore : Paolo Bonino