00:00 8 Marzo 2018

LUNGO TERMINE: colpo di coda dell’inverno?

Una circolazione atmosferica nuovamente più disturbata potrebbe fare capolino sul nostro Paese e sull'Europa appena superata la prima metà di marzo. Un breve aggiornamento sulla situazione sinottica.

Marzo 2018 ha esordito instabile e freddo e con tutta probabilità, proseguirà con un discorso ancora votato all’instabilità per un lungo periodo di tempo, seppur con temperature che adesso si sono portate su di un quadro sensibilmente più temperato. A livello sinottico infatti, resteremo ancora per alcuni giorni in compagnia di una circolazione instabile di derivazione oceanica. La provenienza dei venti dai quadranti occidentali, inserita in un contesto depressionario, trasporterà con sé numerose perturbazioni, tra le quali la più importante è senza dubbio quella prevista in occasione del prossimo weekend e poi con l’inizio della prossima settimana.

Focalizzando per un attimo la nostra attenzione al prossimo weekend, saranno ben due i corpi nuvolosi previsti interessare il nostro Paese, soprattutto le regioni settentrionali ed i versanti tirrenici; il primo relativamente più debole nella giornata di sabato 10 marzo, con effetti soprattutto al nord, il secondo, più intenso, domenica 11 ancora ad iniziare dalle regioni settentrionali. Lunedì 12 e martedì 13 i fenomeni potrebbero diffondersi anche al centro ed al sud (versanti tirrenici)

L’evoluzione successiva, almeno attenendosi a quelle che sono le prime indicazioni che arrivano dai principali modelli di calcolo, per alcune zone del nostro continente potrebbe riservare un ultimo colpo di coda dell’inverno ormai fuori tempo massimo. Un nuovo rallentamento della corrente a getto e la discesa di un lobo gelido del Vortice Polare in corrispondenza dei settori nord-est europei, laddove il freddo (in linea puramente teorica) dovrebbe arrestare la sua corsa. 

Sul nostro Paese prosegurebbero condizioni generali di INSTABILITÀ. Per l’arrivo del FREDDO sul Mediterraneo le difficoltà non sono poche: la stagione ormai avanzata ed il sole sempre più alto nel cielo rappresentano una forte opposizione dei confronti dell’avanzata del freddo sull’Europa occidentale che al momento pare escluso. 

Ulteriori chiarimenti a tal riguardo nei prossimi editoriali. 

Autore : William Demasi