00:00 18 Settembre 2013

Lunedì 23: l’aria fredda predilige l’Europa orientale. Cosa dicono i tre “tenori” della meteo?

I tre "tenori" della meteo: ovvero il modello americano, quello canadese e quello europeo...

MARTEDI 17 SCRIVEVAMO…

Le correnti occidentali tese ci terranno compagnia fino alla giornata di venerdì, portando sull’Italia un tempo complessivamente variabile, con ampie schiarite e poche precipitazioni.

Successivamente, tutte le elaborazioni inquadrano una spettacolare rimonta dell’alta pressione sull’Europa centro-occidentale, a cui si assocerà una discesa fredda più ad est, in direzione della Penisola Balcanica e la Grecia. Le nostre regioni adriatiche e meridionali sarebbero interessate marginalmente dal fenomeno, mentre sul resto d’Italia sarà il sole e il bel tempo a dettare legge.

Cosa ci dicono i 3 principali modelli (canadese, europeo ed americano) sull’evoluzione prevista per l’inizio della settimana prossima in Italia? La giornata "campione" è lunedì 23 settembre.

La prima cartina ci mostra l’elaborazione per lunedì 23 da parte del modello canadese. Alta pressione ben salda su tutta l’Europa centro-occidentale. Aria fredda invece sui Paesi dell’Europa orientale e marginalmente verso l’Italia, specie i settori orientali e il meridione.

 

Il modello europeo non si discosta molto dal collega canadese. Ritroviamo difatti una vasta area di alta pressione distesa dalla Francia al Regno Unito. Qui avremo condizjoni di stabilità ed un clima decisamente tardo estivo.

Puntando lo sguardo più ad est, ecco le correnti fredde sempre dirette verso l’Europa orientale, ma forse con foga minore rispetto al modello precedente.

Anche in questa circostanza, le regioni adriatiche e il meridione sarebbero sfiorate dalle sopracitate correnti fredde, mentre sul resto d’Italia il tempo sarà bello.

La terza cartina che abbiamo preparato inquadra la previsione secondo il modello americano.

Come potete vedere, le differenze con gli altri due modelli sono abbastanza trascurabili. Questa elaborazione, forse, riduce un po’ la forza dell’alta pressione ad ovest, che si presenta leggermente più spanciata verso levante.

L’aria fredda verrebbe anch’essa ricacciata più ad est, anche se non in maniera decisa.

Le nostre regioni meridionali e adriatiche verrebbero sempre interessate marginalmente dal fenomeno, con il grosso dell’aria fredda che scivolerebbe tra la Polonia, l’Ungheria e la Romania.

Per sentire tutte le campane, abbiamo tirato in causa anche il run di controllo del modello americano.

Come potete vedere, anche questo non si discosta molto dalle tre previsioni precedenti: alta pressione ad ovest, aria fredda più ad est con interessamento marginale del versante adriatico e del meridione.

Pare essere questa la linea più probabile del tempo all’inizio della prossima settimana in Italia, anche se le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Vedremo cosa ci riserveranno le prossime elaborazioni.

A 24 ORE DI DISTANZA COSA E’ CAMBIATO?

Iniziando dal modello americano, rispetto alla giornata di martedì, l’elaborazione ha un po’ accentuato l’instabilità al meridione, con l’alta pressione che si manterrà leggermente defilata verso nord-ovest.

La cartina è incentrata per le ore pomeridiane di lunedì 23 settembre. Si conferma una giornata soleggiata al nord e su gran parte del centro.

Temporali saranno invece presenti al sud, dove vedete il cerchio rosso. Le correnti fredde settentrionali saranno dirette essenzialmente verso i Balcani, ma riusciranno ad entrare in parte verso il medio-basso Adriatico e il meridione.

Il modello europeo fa invece un piccolo passo indietro, ponendo un’influenza più marginale del nostro meridione ad opera delle correnti fredde settentrionali.

La piccola ansa di bassa pressione che fino a martedì era presente al sud sembra essere sparita e le eventuali precipitazioni saranno garantite solo dall’effetto stau delle correnti da nord sui contrafforti montuosi.

Nessun cambiamento invece per le nostre regioni centro-settentrionali che seguiteranno ad avere un tempo complessivamente buono e gradevole.

Cosa dice, infine, il terzo "tenore" della meteo? Beh, anche il modello canadese limita i fenomeni al meridione rispetto a ciò che era previsto 24 ore prima.

Come potete vedere, l’alta pressione si presenterà maggiormente "spanciata" verso levante. Ciò dovrebbe deviare il grosso dell’aria fredda verso l’Europa orientale, lasciando al meridione solo le "briciole".

Conclusioni: a 24 ore dalla prima analisi, solo il modello americano ha accentuato in parte l’instabilità al sud. Gli altri due modelli ( l’europeo e il canadese) hanno ridotto, seppure in parte, l’ingerenza dell’aria fredda verso le nostre regioni.

Nei prossimi giorni continueremo ovviamente a seguire la situazione.

 

 

 

 

 

Autore : Paolo Bonino