Mai come in questi giorni ci si interroga sul futuro della stagione invernale sull'Italia. Dopo un inizio col botto, l'inverno italico sembra tirare un po' i remi in barca.
A dircelo è un diagramma che molti già conoscono, sommatoria di tutte le corse modellistiche ( non solo quelle ufficiali), al fine di avere una linea di tendenza più chiara.
Gli "spaghetti" di oggi riguardano l'Italia centrale. Il punto geografico preso in esame è pressapoco sulla verticale di Roma. Le cuspidi in basso rappresentano le precipitazioni, mentre le linee più in alto le temperature a 1500 metri di quota circa. La linea rossa è la media.
Cosa notiamo? Dopo il veloce transito frontale di venerdì, le temperature subiranno un aumento nel fine settimana, fino a portarsi tra i 6 e gli 8° sopramedia tra domenica e lunedì.
La "scaldata" non sembra durare a lungo, tant'è vero che dopo Natale si scorgono alcune precipitazioni ( non intense), in un contesto comunque non freddo. Si tratterà presumibilmente di correnti occidentali a scarsa penetrazione, che fluiranno dall'Europa occidentale verso l'Italia.
Verso la fine dell'anno, i vari cluster termici tendono ad aprirsi molto, segno di notevole incertezza previsionale per quel periodo. Il run ufficiale ( cluster verde) parte addirittura per la tangente. Con le prossime emissioni, probabilmente, tornerà a prevedere valori termici più consoni al periodo in corso.
Inverno in crisi? Abbastanza, ma nel recente passato si è visto di peggio. L'incertezza sul medio-lungo termine ci fa comunque sperare che si tratti di una fase temporanea, prima di un nuovo ruggito invernale sul nostro Paese. Vedremo se sarà realmente così.