00:00 2 Febbraio 2008

LETTORI: gli inverni falliti, perchè tifate per il freddo, la posizione di MeteoLive, le risposte di GROSSO

I lettori ci scrivono, noi rispondiamo.

E’ veramente incredibile che mentre quest’inverno passerà alla storia nella maggior parte del nostro emisfero per il freddo estremo (Cina, Stati Uniti, Medio Oriente) qui da noi passerà alla storia per gli anticloni subtropicali dai geopotenziali tipicamnete estivi…
Tant’è e siccome non ho mai avvertito tanta frustrazione da parte vostra (almeno da quando vi seguo) volevo inviarvi una chicca tratta da un brano del Marcovaldo di Italo Calvino che ieri sera ho letto a mio figlio tanto per tirarlo un po’ su di morale per l’ennesimo inverno senza neve.
“Quel mattino lo svegliò il silenzio, Marcovaldo si tirò su dal letto col senso di qualcosa di strano nell’aria. Non capiva che ora era, la luce tra le stecche delle persiane era diversa da quella di tutte le ore del giorno e della notte. Aperse la finestra: la città non c’era più, era stata sostituita da un foglio bianco. Aguzzando lo sguardo, distinse, in mezzo al bianco, alcune linee quasi cancellate, che corrispondevano a quelle della vista abituale: le finestre e i tetti e i lampioni lì intorno, ma perdute sotto tutta le neve che c’era calata sopra nella notte.”…”Marcovaldo sentiva la neve come amica, come un elemento che annullava la gabbia di muri in cui era imprigionata la sua vita.” E con queste parole, cari amici di MeteoLive, vi auguro un buon fine settimana, nella speranza che una volta tanto le previsioni a lungo termine diventino realtà…
Ruggero M.

RISPONDE ALESSIO GROSSO: la neve (quella vera) vista come fuga dalla triste realtà quotidiana delle proprie città o come chiave della gabbia in cui è imprigionata la nostra vita è forse un’immagine un po’ forte ed eccessiva, anche se molti lettori soffrono molto per la posizione geografica dell’Italia e probabilmente preferirebbero vivere nei paesi nordici o in mezzo ai monti. Effettivamente siamo un po’ frustrati perchè amiamo profondamente la natura e ci auguriamo sempre che ogni stagione si comporti come dovrebbe. Ecco perchè spesso facciamo “il tifo” per pioggia e neve: per far cambiare mentatlità alla popolazione, creare una coscienza “meteorologica”. In primavera e in estate amiamo anche noi le belle giornate assolate ma detestiamo il caldo eccessivo che fa male a tutti, ma proprio a tutti. In autunno auspichiamo l’arrivo delle piogge perchè l’acqua costituisce un bene preziosissimo, soprattutto in un momento in cui l’Italia conosce un aumento della sua popolazione extra-comunitaria e la richiesta aumenta.

Salve; vorrei farvi tanti complimenti e dirvi da quanti anni consulto le vostre previsioni del tempo quotidianamente con una percentuale elevatissima di previsioni “azzeccate”. Bravissimi. Ritengo che i complimenti vi facciano piacere ma le critiche vi siano utili. Amo il caldo il cielo blu ed il mare, credo che intuiate dove sto per andare a parare. Il sito MeteoLive è un sito consultato dagli italiani e non solo dai settentrionali. Ogni anno si recano in vacanza (per pochissimi giorni l’anno) in montagna circa un milione di italiani, circa 38 milioni si recano al mare in vacanza. Penso che un atteggiamento freddofilo sia da saggio scienziato. Ma per mia esperienza conosco pochissimi freddofili e tantissime persone come me. Il clima della penisola italiana forse sta cambiando,(cosa non muta?) forse sta attraversando un suo naturalissimo periodo, lungo non so quanti anni o secoli o millenni. Ma chi ci dice che stia evolvendo in peggio o meglio? Ad ogni azione corrisponderanno sul lungo periodo delle reazioni. Esistono specie animali e vegetali che vivono in OGNI condizione climatica. Nessuno ci dice che la nostra penisola debba essere tra 50, 100, 1000 anni come la conosciamo noi ora. E’ pacifico che non dobbiamo inquinare, ma sentirsi dire tutti i giorni aiuto non fa freddo, non piove, non c’è neve, i ghiacciai sono più piccoli a chi serve?…A cosa serve?…Io non mi strappo i capelli; qualche nota positiva? Più caldo fa e meno idrocarburi si consumano, più sole c’è e più risulta utile il fotovoltaico, con questa energia posso desalinizzare l’acqua di mare (Israele e Spagna) i tedeschi, hanno calcolato che ricoprendo un decimo del Sahara con pannelli fotovoltaici si produrrebbe il doppio dell’energia elettrica che oggi consuma il pianeta….abbiamo una bella fortuna ad avercelo proprio di fronte il sahara, a noi tale corrente costerebbe meno. Credo che l’uomo saprà adattarsi a ciò che probabilmente sta accadendo. Non è che forse un enorme anticiclone piazzato sul Mediterraneo che blocca e gonfia l’aria deviando le nuvole regalandoci tante giornate di sole vi annoia un po’? Mi riferisco ai meteorologi…le giornate sono per voi tutte uguali piene di sole e più facili da vivere per tutti. Ho sicuramente una visione molto limitata di alcuni temi ma voglio dirvi che secondo me vi collocate lontani dalla maggior parte degli “utenti” di Meteolive, con tante lamentele e rammarichi su cose su cui nessun umano può cambiare. Forse è più utile sensibilizzare le persone ad atteggiamenti più ecologici in tutte le condizioni atmosferiche.
José

RISPONDE ALESSIO GROSSO: caro Josè, ci collochiamo lontani perchè non vogliamo infarcire il quotidiano di luoghi comuni. E’ il lettore che deve cambiare mentalità, avvicinarsi a noi e non noi al lettore. E’ vero: la maggior parte degli italiani vorrebbe sentirsi dire: che bello, c’è il sole grazie all’anticiclone. Il sole domina incontrastato per mesi sulla nostra Penisola, se lo facesse anche per il resto dell’anno noi potremmo tranquillamente cambiare mestiere e l’Italia non avrebbe più nemmeno una goccia d’acqua e ci sarebbe carestia. Per il turismo il sole è fondamentale, ma per la nostra economia l’acqua lo è altrettanto. Abbiamo bisogno dell’uno e dell’altro ma sensibilizzare tutti sul fatto che il passaggio di una perturbazione ormai costituisca un’eccezione e non una regola crediamo sia importante. Siamo peraltro della sua stessa idea: si tratta di un ciclo naturale, però è bene analizzare le cause di tutto questo, ragionare, senza far credere che sia tutta colpa dell’uomo in modo gratuito come fanno altri. Sapere in anticipo cosa ci aspetta climaticamente tra qualche anno è oltremodo importante per pianificare gli interventi atti a conservare l’attuale standard di vita della popolazione. Magari tra 50 anni i ghiacci torneranno, se il freddo diventasse pericoloso certamente si adotteranno le necessarie contromisure, per ora è il caldo eccessivo a preoccupare ed è lui che dobbiamo fronteggiare senza drammi ovviamente.
Autore : Alessio Grosso