Ormai definitivamente archiviate le vicende atmosferiche legate all'inverno meteorologico, queste belle (e tiepide) giornate di sole rappresentano lo spartiacque tra un cambio di pattern che sancirà l'inizio di una fase perturbata dalle caratteristiche primaverili.
La vigorosa "spinta" ciclonica prevista a partire da domani, martedì 5 marzo, determinerà la creazione di una fase perturbata soprattutto sui versanti occidentali del Paese. La depressione prevista, trasporterà masse d'aria molto miti di natura oceanica sino a cuore dell'Europa determinando un generale aumento della temperatura che sarà avvertibile ovunque.
In conseguenza di questo come si comporterà la quota neve nelle aree interessate dalle precipitazioni?
La prolungata fase perturbata prevista questa settimana sarà molto diversa rispetto a quella che ha caratterizzato il Paese durante l'ultima fase invernale la terza decade di febbraio. Col passare delle ore assisteremo ad un graduale aumento della temperatura in quota che confinerà via via la caduta delle nevicate solo a livelli di vera e propria montagna.
La causa di tutto questo sarà da ricercare proprio nella vigorosa spinta offerta dall'aria mite oceanica che invadendo l'Italia farà impennare la temperatura abbastanza rapidamente su più livelli atmosferici.
Tra la serata di martedì 5 e la mattinata di mercoledì 6, ancora neve a bassa quota sull'angolo nord-occidentale italiano: un discorso a parte merita questa piccola fetta di Paese. Su questo settore, residue "sacche" di aria più fredda nei bassi strati potranno temporaneamente favorire la caduta di neve abbondante sino a 400-600 metri su basso Piemonte, Appennino Ligure di ponente e cuneese tra martedì sera e la prima parte su mercoledì 6.
Potrebbe trattarsi dell'ultimo scampolo invernale propriamente detto di questo inverno.
Tra il pomeriggio-sera di mercoledì 6 e giovedì 7, quota neve quasi ovunque sopra i 1200 metri: la forte spinta offerta dai venti occidentali oceanici farà lievitare le temperature a tutte le quote relegando la neve a quote di 1500-1700 metri sulle Alpi orientali, mentre il limite si attesterà sui 1400-1600 sulle Alpi lombarde e quelle piemontesi ad eccezione del cuneese dove potrebbe attestarsi sui 1000-1200 metri.
Il maltempo di MERCOLEDì 6: http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/MALTEMPO-sull-Italia-IL-MERCOLEDI/40670/ di Paolo Bonino.
Il maltempo di GIOVEDì 7: http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/MALTEMPO-sull-Italia-IL-GIOVEDI/40671/ di Paolo Bonino.