00:00 10 Febbraio 2004

Le prospettive del meteo: superare i paletti regionali, più disponibilità e meno protagonismo, no alla politica

Facciamo un po' il punto della situazione meteo in Italia vista da MeteoLive.

“I have a dream…” diceva King, in questa frase è incarnata tutta la mentalità americana di costruire qualcosa di grande nella propria vita, di sacrificare tutto per un ideale. Il grande sogno americano: chiunque abbia la volontà, la forza, la capacità e la determinazione di creare qualcosa di forte negli States ha tutto il diritto di provarci e spesso ce la fa.

Si possono criticare gli States per tanti motivi ma non certamente per la nobile idea di lasciare la libera iniziativa all’uomo.
Anche in Italia però se si è veramente determinati si hanno delle chances di successo.

Nel meteo c’è stata finalmente una presa di coscienza della popolazione che, nonostante la sua scarsa preparazione in materia, retaggio di programmi scolastici che hanno sempre snobbato questa fantastica scienza, segue con partecipazione le vicende del cielo, pur con l’idea che debba fare necessariamente bello, altro luogo comune inculcato nelle menti di molti italiani.

Per anni l’aeronautica ha fatto bene il suo dovere, poi è arrivata Internet che ha messo a disposizione milioni di dati importanti, ha stimolato i contatti tra gli enti, ha aperto nuove prospettive di lavoro.

MeteoLive si è inserita appieno in questa nuova realtà, ha creato un nuovo modo di fare meteorologia, sia a livello previsionale che a livello divulgativo. Non pretende di sostituirsi a nessuno ma solo di integrare quanto è già esistente, avvicinando il popolo a questa scienza, qualificata troppo sommariamente come arida.

Sono nati dunque centri privati che non fanno confusione ma anzi danno la possibilità alla gente di avere maggiori possibilità di capire meglio che tempo farà settorialmente.

Ottima anche la presenza dei centri regionali che avrebbero però bisogno di una maggiore collaborazione tra loro. MeteoLive però con un solo colpo di mouse ti tiene informato su tutto ciò che accade sul territorio zoomando sulle situazioni di particolare interesse.

Qui non si va alla ricerca della popolarità fine a se stessa, non si gioca “a chi fa la previsione migliore”, non si entra nei forum di nicchia a cercar gloria e a fare proseliti, non è il personaggio che deve fare spettacolo e coprirsi di elogi ma è la meteorologia la protagonista, e più gioca a sorprenderci e a farci sbagliare la previsione e più è stimolante, non ci sono guru o maghi in questa scienza.

In questo senso sarebbe bene scendere un po’ dal piedistallo. Per fare meteorologia ad alto livello in Italia non si deve accentrare, bisogna decentrare perchè l’esperienza del previsore regionale, che ha vissuto sul campo ed è testimone diretto di quanto accade, aiuta ad elaborare previsioni migliori, piuttosto che un team di 100 persone che lavora 1000 km lontano da dove avvengono i fenomeni.
La nostra è anche la politica del telelavoro, che non è affatto utopia, il nostro è un esempio lampante di quanto possa funzionare come auspicano le istituzioni.

Con MeteoLive si sono poi superati provincialismi e regionalismi: giù i castelli, abbiamo creato amicizie tra Bolzano e Messina, tra Roma e Milano, tra Aosta e Lecce.

Infine: la politica non dovrebbe entrare nel meteo e invece trionfa, da parte nostra non ci piegheremo mai a questi giochi sporchi.
Un team di laureati in scienze naturali, informatica, economia e commercio, umanisti, scrittori, geologi, meteorologi e laureandi in meteorologia, esperti in astronomia, lavora per darvi l’informazione meteorologica e scientifica migliore possibile, senza mossette e senza penne vaganti…
Autore : Alessio Grosso