00:00 15 Febbraio 2017

Le mosse della circolazione atmosferica tra febbraio e marzo; ecco le ultime novità

Lo scenario più probabile rimane quello mite ed anticiclonico ma non è l'unico contemplato dai modelli.

Superato il guasto previsto nel prossimo weekend, l’innalzamento delle fasce anticicloniche subtropicali si manifesterà attraverso l’espansione dell’alta pressione delle Azzorre verso il continente europeo; tale anticiclone resterà probabilmente la figura barica più influente sul tempo previsto in Europa in questo scorcio di febbraio. La sua espansione sul Mediterraneo verrà accentuata da una ripresa dei venti zonali rivolti alle elevate latitudini d’Europa, laddove il tempo tornerà ad essere instabile ed anche piuttosto freddo, segnatamente sulla Penisola Scandinava.

Proprio da questa regione d’Europa, troveranno la loro dimora le masse d’aria fredde di origine ARTICA che in seguito potrebbero ritrovare una valvola di sfogo verso i settori meridionali d’Europa e sul Mediterraneo, approssimativamente tra gli ultimi giorni di febbraio e la prima decade di marzo.

L’aumento delle vorticità zonali, cioè nella forza acquisita dai venti occidentali, sarebbe determinata dall’aumento del gap termico esistente tra le medie latitudini e le alte latitudini. Spesso e volentieri tale situazione anticipa l’entrata in gioco di una dinamica cosiddetta "meridiana" che tende poi a riversare sull’Europa masse d’aria fredda provenienti da nord.

Ricapitolando, sulla terza ed ultima decade di febbraio, confermiamo dapprima l’entrata in gioco di una figura altopressoria, poi forse l’avvento di una fase instabile ARTICA con valori termici in calo e nuova instabilità a cavallo tra il termine di febbraio e l’esordio di marzo, primo mese di primavera meteorologica. 

Seguite gli aggiornamenti serali, dove commenteremo la nuova previsione emessa dal centro di calcolo europeo. 

Autore : William Demasi