00:00 24 Ottobre 2008

Le linee GENERALI del tempo da qui al 10 novembre

Ecco come potrebbe evolvere la situazione nei prossimi giorni nell'analisi di Alessio Grosso.

Colpo di scena.
Arriva il maltempo.
Arriva la neve.
Arriva il vento.
Arriva il freddo.

Così oggi titolano molti siti con l’intenzione di colpire il pubblico con qualche titolone ad effetto. Quanto c’è di vero in tutte queste affermazioni così perentorie, elettrizzate ed elettrizzanti direi per gli appassionati.

Di vero c’è molto, in realtà si rischia però di generalizzare troppo.
Ecco quello che è molto probabile:
-inserimento di una vasta saccatura nell’area mediterranea da martedì 28 con diversi vortici pronti ad inserirsi verso le basse latitudini
-periodo favorevole alle precipitazioni della durata di alcuni giorni, forse sino al 2-3 novembre
-abbassamento delle temperature soprattutto al nord per l’ingresso di aria di origine artica marittima
-nevicate di un certo rilievo sulle Alpi che, a tratti, ma ripetiamo solo a tratti, potranno scendere sotto i 900-1000m, stante i geopotenziali bassi. Tuttavia l’aria fredda difficilmente sfonderà con la facilità mostrata oggi dai modelli, generalmente queste stime vengono poi quasi sempre ritoccate verso l’alto.

Di incerto c’è:
-la durata della fase perturbata
-la posizione esatta dei minimi depressionari al suolo tanto determinanti nel valutare correttamente la distribuzione dei fenomeni
-i dubbi nascono dalla rapida ripresa verso valori positivi degli indici AO e NAO dopo che il brusco calo che sta per manifestarsi.

Proprio in virtù di questo rialzo, esaurita la fase di maltempo con il Ponte di Ognissanti, è possibile ma non certo che l’alta pressione torni a proteggere almeno parzialmente il Mediterraneo tra il 3 ed il 9 novembre, riportando condizioni più stabili ma sempre in un contesto un po’ fresco.

Staremo a vedere: del resto le proiezioni stagionali hanno modificato sensibilmente la loro prognosi invernale.

Dopo un novembre fresco, sentenziano oggi, il dicembre potrebbe risultare mite e il gennaio nuovamente un po’ più freddino sull’Europa centrale ed il Mediterraneo, prima di un trittico (febbraio, marzo ed aprile) sopra la media. Quindi è bene andare molto a naso e studiare con noi l’evoluzione degli indici, invece di fidarsi ciecamente di questi prodotti ancora sperimentali e tanto mutevoli.
Autore : Alessio Grosso