00:00 23 Maggio 2011

Le grandi città del nord fanno la danza della pioggia, verranno accontentate?

Almeno fino a giovedì 26 il bel tempo riuscirà a prevalere ed eventuali fenomeni saranno solo locali. Tra venerdì e sabato invece l'avvicinamento di una perturbazione da ovest potrebbe cambiare le carte in tavola...

Le grandi città del nord Italia hanno sete e non solo le città. Tutto il settentrione continua  a vivere un anticipo di estate sempre più sorprendente. L’interminabile fase di tempo stabile e asciutto ha preso il via nei primissimi giorni di aprile, quando fu accompagnata anche da una impressionante seppur fugace impennata dei termometri.

Da allora poco o nulla è cambiato e il sole, nel frattempo sempre più alto sull’orizzonte, è ancora là che splende indisturbato. E’ cambiato poco anche a livello generale o, per meglio dire, sinottico. La circolazione delle correnti sullo scacchiere euro-mediterraneo è sempre quello, così come la sostanza che vede sul nostro settentrione l’alternarsi di fasi anticicloniche anche prolungate a estemporanei passaggi più freschi e instabili che regalano dapprima qualche sparuto rovescio per poi lasciar tutto in mano alle secchissime correnti favoniche.

Questa sorta di bagnasciuga naturale non giova certo alla natura che in primavera necessita di acqua in abbondanza, anche e soprattutto in vista del periodo estivo, normalmente già asciutto di suo. Ma l’estate è già qui.

A proposito, continueremo ancora su questa falsariga o dobbiamo aspettarci dei cambiamenti? Fino a giovedì l’unica probabile fonte di acqua dal cielo sono le poche e timide note di instabilità pomeridiana che, partendo dalle zone montuose, potranno a campione sconfinare qua e là verso le vicine pianure. Questo accadrà con maggior probabilità tra mercoledì e giovedì. Nulla che possa risolvere il problema di questa ormai conclamata siccità.

Per una svolta, anche se ancora piuttosto incerta, dovremo attendere venerdì e sabato, allorquando la coda di una perturbazione in avvicinamento dalla Francia potrà instabilizzare maggiormente l’atmosfera e regalare qualche benefica pioggia in più. Forse non si risolveranno i problemi della crisi idrica, ma di certo sarà un passo in avanti, necessario per apporre una pezza a questa primavera più pazza che mai.

Autore : Luca Angelini