00:00 30 Gennaio 2017

Le foto nevose più incredibili che abbiamo dimenticato…

Scorrendo il vasto archivio di MeteoLive sono saltate immediatamente all'occhio e abbiamo deciso di condividerle con i lettori.

Quando vengono i parenti in casa, non si perde occasione per ricordare il passato e andarsi a rivedere le vecchie foto di famiglia; anche in redazione ogni tanto capita di fermarsi un attimo a consultare l’archivio e spesso l’occhio cade su vecchie foto spettacolari che i lettori ci hanno inviato in tutti questi anni.

Spiccano naturalmente quelle sul nevone del febbraio 2012, quando ad esempio ad Urbino caddero ben 327 cm di neve. In molti hanno dimenticato queste eccezionali nevicate, anche superiori per estensione all’evento di questo gennaio 2017!

La prima foto, in alto a sinistra, arriva proprio da Urbino ed è assolutamente inedita, cioè non è mai stata pubblicata; rimediamo oggi perchè si tratta davvero di uno di quei rari casi in cui si vede la neve sommergere quasi completamente una persona ed impedirgli fisicamente di avanzare.

Le foto seguenti sono invece assai note: si va del distributore completamente sommerso, alle muraglie di neve accumulate ai bordi delle strade di Cesena, alla Valmarecchia isolata, e sembra di rivevere quei momenti in cui sembrava non dovesse mai smettere di nevicare, con centinaia di uomini della Protezione Civile e persino gli alpini impegnati a rimuovere neve e a portare soccorso alle popolazioni in difficoltà.

Quel febbraio del 2012 costoro dovrebbero ricordarselo per un pezzo. Fa specie invece che in Italia tutti tendano rapidamente a dimenticare; in questo senso si dimentica di più ciò che scompare anche rapidamente come la neve, che non lascia traccia del suo passaggio se non quando provoca disagi come quelli che sono stati documentati.  

Ad esempio, sulle colline dell’Astigiano, pochi ricorderanno dell’eccezionale nevicata postata da Davide 75, proprio perchè il gelo non l’ha cementificata, non l’ha resa marmo sino a primavera, come invece capita nelle valli alpine più fredde e strette.

Se la neve dovesse rimanere nelle città per settimane e settimane allora entrerebbe probabilmente di più nella memoria collettiva. 

Autore : Alessio Grosso