00:00 8 Gennaio 2014

Le due fasi che ci aspettano: maltempo di metà mese, poi ancora affondi da nord-ovest

In mezzo potrebbe scapparci qualche nevicata al nord.

L’idea che ci siamo fatti oggi è la seguente:
1 il Mediterraneo vivrà una nuova fase perturbata da lunedì 13 sino a lunedì 20 gennaio circa, in mezzo alla quale l’Europa centrale sperimenterà un clima più invernale e anche il settentrione potrà ricevere qualche sbuffo freddo, forse sufficiente a portare neve anche in pianura.

da martedì 21 ritorno del flusso perturbato atlantico ma più ondulato con affondi oltretutto maggiormente settentrionali e forieri di sbalzi termici e anche di nevicate soprattutto in Appennino. In altre parole la nuova offensiva dell’Atlantico cambierebbe modalità: non più sistemi frontali in arrivo da ovest, ma saccatura in affondo più diretto da nord con possibili ulteriori ciclogenesi mediterranee, stavolta più insistenti al centro-sud.

In altre parole l’inverno, pur senza strafare riuscirebbe a manifestarsi e ad allinearsi al trend degli ultimi anni, nei quali si è proposto con tempo perturbato, poco freddo ma frequenti nevicate, non sempre in pianura ma comunque utili alle nostre montagne.
 
La corsa di controllo del modello americano suggerisce la formazione temporanea dell’anticiclone scandinavo per metà mese con retrogressione di aria fredda da est sul centro Europa, poi per l’ultima decade del mese una nuova "piallata" della corrente a getto ma con ondulazioni molto più marcate rispetto a dicembre e affondi perturbati in serie nel Mediterraneo, in un contesto termico sufficientemente freddo anche al centro-sud.

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Autore : Alessio Grosso