00:00 17 Aprile 2008

LAWSON cambia idea: i costi per fronteggiare il riscaldamento globale potrebbero superare quelli per gli eventuali danni

Dopo aver sfruttato lo spauracchio dell'effetto serra durante il governo Thatcher degli anni 80, l'ex cancelliere Lawson ammette che il costo degli interventi programmati è troppo oneroso.

Il riscaldamento globale non decolla. Negli ultimi anni la Terra non è andata scaldandosi con quella rapidità che i membri dell’Ipcc avevano previsto. Anzi, il global warming sembra rallentare vistosamente, così vistosamente da mettere quasi in imbarazzo qualche testa coronata.

Fa sorridere però il fondo di Nigel Lawson pubblicato da Il sole 24 ore, perchè la dice ancora una volta lunga sull’opportunismo che alberga in politica. Lawson era cancelliere del governo Thatcher tra l’83 e l’89, proprio quelli in cui la Thatcher chiuse 20 miniere lasciando a casa 20.000 persone.

Per fronteggiare la rivolta del sindacato Margareth utilizzò l’arma del riscaldamento globale, una cosa a cui personalmente lei, da chimica, non aveva mai creduto ma che era utile sfruttare. “Bisogna ridurre le emissioni di gas serra -dirà -e questo è il primo passo”.

Certo bisognava essere ancora più credibili. E così sarà sempre la Thatcher, poco più tardi, a creare l’Hadley Center for Climate Prediction and Research con grossi finanziamenti governativi. Sapete bene che ancora oggi l’Ipcc pende dalle labbra dell’Hadley Center.

Stupisce quindi che vent’anni dopo, Lawson dichiari al Sole 24 Ore che i dubbi sul ruolo dell’uomo nel modesto riscaldamento riscontrato su scala globale siano tanti, che accusi l’Ipcc di aver grossolanamente gonfiato la minaccia di un riscaldamento senza precedenti e che tutto “nascerebbe da una visione grottescamente pessimistica sulla capacità di adattamento del genere umano”.

Parole certamente condivisibili, che suonano però quasi di mea culpa con venti anni di ritardo.

Se l’Europa dovesse scegliere di dare l’esempio al mondo riducendo le sue emissioni, conclude Lawson, arrecherà seri danni alla sua economia.
Le fonte energetiche alternative e integrate sono ancora troppo costose perchè possano imporsi sul mercato.
Autore : Alessio Grosso