00:00 11 Maggio 2018

Lampeggiamenti notturni: temporale IMMINENTE?

I lampi all’orizzonte spesso annunciano un temporale in avvicinamento. Non sempre, però, le cose stanno così.

CASO 1 Il cielo è sereno e la serata è tranquilla. Non c’è vento e fa anche abbastanza caldo. Ad un certo punto, quando il sole è tramontato da un pezzo e il buio si è già impossessato di tutto, si notano all’orizzonte dei lampi in lontananza. Non si vedono né le nubi che li generano, né si sentono tuoni.

L’osservatore comune li identifica come “lampi di calore” (convizione sempre errata) non dandogli molta importanza. In realtà, anche a 100 km da noi, il temporale c’è davvero; la trasparenza dell’aria ci consente di osservare i lampi diffusi anche ad una tale distanza. In qualche raro caso quel temporale può avanzare verso la nostra postazione ma impiegherà magari qualche ora per raggiungerci, arrivando magari scarico. In molte altre occasioni la nottata trascorrerà con un "nulla di fatto": terreno ancora secco e cielo sereno, nessuna traccia di temporali.

CASO 2 Altre volte, invece, capita di assistere a serate molto ventose, con nubi che vanno e che vengono. L’aria non risulta molto fredda, ma l’umidità è molto elevata. Quando arriva il buio, verso ovest o nord-ovest, si distinguono nettamente dei bagliori in lontananza. Si va a dormire e nel cuore della notte si viene svegliati da un forte temporale, con pioggia a catinelle e raffiche di vento. La mattina seguente sembra tutto passato, con il sole che fa di nuovo capolino tra le nubi residue. Le correnti dominanti alle quote superiori che soffiano sulle nostre zone, artefici dei movimenti dei sistemi nuvolosi e di conseguenza anche dei temporali, sono per la maggior parte dei casi orientate da ovest verso est. Di conseguenza se in serata si notano dei lampi in lontananza verso ponente, è probabile, ma non sicuro, che il temporale ci raggiunga. Se, invece, i bagliori si notano a levante o a nord est, il temporale con molta probabilità ci sta scansando, per andare a colpire altre zone, non arrivando ad infastidire il nostro sonno.

MOVIMENTO DEI TEMPORALI
Naturalmente non tutti i temporali sono dotati di movimento. Nel caso dei temporali “di calore” propriamente detti, il loro moto risulta trascurabile. In serata, specie nelle zone pianeggianti e sul mare, il calore del giorno appena trascorso può ristagnare più a lungo rispetto ai rilievi circostanti. Di conseguenza temporali “di calore” possono formarsi anche quando il sole è tramontato.

Se la nostra postazione risulta posizionata ad est rispetto alla zona dove il temporale di calore si è formato, per forza di cose noi vedremo i lampi verso ponente.

Questo non deve allarmare l’osservatore: il temporale, quasi sicuramente, tenderà a stazionare sul posto, dissipando tutta la sua energia sul luogo di origine o poco distante da esso. Quando, invece, i lampi verso ponente devono far pensare all’arrivo di un temporale nella notte? Quando ci si trova nella parte anteriore di un sistema frontale o di una linea di instabilità dotata di movimento. I temporali “organizzati” sono quasi sempre trascinati da forti correnti in alta quota e tendono a percorrere anche molti chilometri prima di esaurirsi. Se in serata il vento soffia forte da S, l’umidità è abbastanza alta e ogni tanto piove, quasi certamente ci troviamo nella “parte calda” di una perturbazione.

Se in questo caso si scorgono lampi a ponente, questo sta a significare che l’aria fredda che soffia posteriormente al fronte è vicina e da li a poco irromperà anche sulla nostra zona con lampi e tuoni. Il movimento “naturale” della perturbazione (da ovest verso est) porterà il temporale verso di noi.

Può capitare che un temporale posto a levante della nostra postazione arrivi a colpirci? Certo, ma solo se le correnti in quota hanno una direttrice est-ovest, situazione non molto frequente in estate, perché questo deporrebbe per una struttura depressionaria in area mediterranea, non certamente la norma nel periodo estivo.

Autore : Paolo Bonino