00:00 21 Dicembre 2006

La vera storia dei Re Magi e della Stella di Betlemme

La congiunzione tra Giove e Saturno potrebbe aver portato i Re Magi a Betlemme, proprio nel momento della nascita di Cristo.

La stella di Natale è veramente esistita secondo l’astronomo tedesco Juergen Hamel. ma non si sarebbe trattato di una stella cometa, con la chioma seguita da una lunga coda d’argento come vuole la tradizione popolare, ma bensì la congiunzione tra Giove e Saturno.
Infatti secondo i calcoli dello scienziato, nell’anno 7 avanti Cristo si sarebbe verificata una congiunzione tra i due Astri, cioè un passaggio prospetticamente ravvicinato tra i due pianeti Giganti del Sistema Solare. A pochi giorni da Natale, arriva così una spiegazione scientifica d’uno dei dettagli più suggestivi del Vangelo.

La stella di Betlemme, spiega Hamel dal punto di vista scientifico, ci tramanda un evento astronomico abbastanza raro e grazie alle
sacre scritture oggi possiamo cercare di comprenderne la natura. La ragione rispetta la fede ma non per questo abdica, spiega lo scienziato. Sono state avanzate molte teorie: alcuni pensavano che fosse una cometa, altri una supernova, cioè un’immane esplosine visibile sin dallo spazio extragalattico, ma purtroppo si sono rivelate notizie prive di fondamento scientifico.

Mentre s’avvicina la più importante festa della cristianità, è forse facile cadere preda di suggestioni. Ma lo scienziato e professore,
docente all’università di Coblenza-Landau, è fermamente convinto: in base alle nostre conoscenze l’arco di tempo in cui risulta che avvenne la congiunzione tra Giove e Saturno coincide grosso modo con l’epoca della nascita di Cristo. Sono gli anni dell’Impero romano,
del censimento in Palestina, di Erode. “L’ipotesi corrisponde anche a significati simbolici. Giove, nell’astrologia, è il pianeta reale,
Saturno viene posto in relazione con il popolo ebraico. La congiunzione tra i due pianeti avviene nel segno zodiacale dei Pesci,
che evoca il Medio Oriente”.

Questa congiunzione insolita può essere letta dall’astrologia secondo un significato profetico e religioso: il re degli ebrei è venuto
al mondo, proprio nell’inverno in cui il freddo contrasta la forza del Sole, e millenni or sono incoraggiava le civiltà a ideare riti per propiziare il ritorno dell’Astro del calore.

Così tre astrologi giunti dalla Mesopotamia, avevano osservato la congiunzione tra Giove e Saturno e volevano trarne conseguenze.
E così il viaggio scientifico-magico divenne forse spunto per la storia di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Non è un’interpretazione sacrilega, insiste Hamel: nei testi antichi i re magi vengono chiamati “Maghi”. La loro definizione come re risale alla teologia medioevale: era piuttosto imbarazzante per i teologi di allora riconoscere che astrologi potrebbero essere stati i primi a sapere della nascita del Redentore. Ma in origine i padri della Chiesa non erano contro l’astrologia; e l’astrologia cristiana ha solo riletto il significato dei segnali dal cielo: “le stelle regnano sugli uomini, ma Dio regna sulle stelle”. Per chi crede, anche oggi, come duemila anni fa.
Autore : Luca Savorani