La TEMPESTA FREDDA della prossima settimana: modelli a confronto
Conferme da tutti i modelli per un evento di grande portata in Italia a metà della settimana prossima.
Ancora 5 giorni di attesa, poi sull’Italia potrebbe consumarsi un evento meteorologico davvero intenso, sia come intensità dei fenomeni che come durata.
La situazione è ancora in evoluzione, di conseguenza nei prossimi 2-3 giorni saranno ancora possibili cambiamenti legati soprattutto alla posizione dei minimi barici sul Mediterraneo. L’impianto sembra invece confermato da tutte le mappe e difficilmente potrà subire ritrattazioni.
Vi sono ancora comprensibili differenze tra i vari modelli. La prima mappa mostra la situazione imbastita dal run ufficiale del modello americano nella notte tra mercoledi 23 e giovedì 24 gennaio.
Quella che vedete sarebbe davvero una tempesta, con vento forte, neve in pianura al nord e su parte del centro, grandinate e mari in pessime condizioni.
Il modello americano parallelo non è molto diverso; seppure con isobare meno strette, opta per una depressione sul Golfo Ligure con geopotenziali bassissimi (seconda mappa).
Una situazione del genere causerebbe neve abbondante fino in pianura al nord e su parte del centro, maltempo al sud con elevato rischio di temporali molto intensi e grandinate.
Notate la vastità del lago gelido…un vero e proprio pezzetto di vortice polare che scenderà alle basse latitudini.
Infine, ecco il modello europeo con la sua previsione per la notte tra mercoledi 23 e giovedì 24 gennaio (terza mappa).
Depressione tra la Corsica e la Sardegna con neve in pianura al nord, specie al nord-ovest; neve anche nelle zone interne del centro e maltempo diffuso con temporali anche forti sul resto d’Italia.
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Autore : Paolo Bonino