00:00 5 Maggio 2010

La seconda metà di maggio tra ipotesi e speranze

Sarà possibile una scaldata di tipo pre-estivo o proseguirà a oltranza questa fase instabile più degna del periodo autunnale? Andiamo a stilare le prime ipotesi con l'aiuto di indici e modelli a lunga scadenza.

A questo punto della stagione si entra nel vivo di quel periodo che, notoriamente il più gradevole dell’anno, si presta a tutte quelle occasioni particolari da vivere anche all’aria aperta che comprendono soprattutto le grandi cerimonie, come i matrimoni o le prime comunioni. 

Anche se poi i giochi delle prenotazioni sono fatti, nasce l’esigenza di conoscere in anticipo a quali scenari meteorologici andiamo incontro, soprattutto quest’anno in cui i capricci della primavera non si sono limitati a marzo e ad aprile, anzi si stanno manifestando in tutta la loro potenzialità proprio ora, agli esordi di maggio.

Abbiamo analizzato diversi parametri, ivi comprendendo anche il concatenarsi fisicamente logico dei maggiori indici teleconnettivi dei quali vi risparmieremo i particolari tecnici proponendovi però il "succo". Abbiamo a nostra disposizione anche nuovi modelli che Meteolive sta mettendo a punto per giungere al nuovo traguardo della meteorologia moderna. Questi modelli si collocano a metà strada tra le convenzionali mappe sinottiche che utilizziamo quotidianamente e quelle a tiratura stagionale.

Ne abbiamo valutato le proiezioni e ricavato un profilo delle condizioni amtosferiche che ci sembra consono al periodo in esame. Come proseguirà maggio dunque superato il giro di boa della sua prima metà?

Beh, la nostra attenzione andrà senz’altro concentrata sul vicino Atlantico, poichè un nido depressionario, logico proseguimento fisico della struttura di maltempo che sta impegnando in queste ore diverse regioni d’Italia, oltre che i Paesi dell’Europa centro-occidentale, rimarrà quasi stazionario in attesa di sempre nuovi rifornimenti profusi dal vortice polare.

Dall’altra sponda del Mediterraneo, si inizia a delineare con i suoi tipici caratteri somatici l’antagonista a questa figura, il grande anticiclone subtropicale nord-africano il quale, non stimolato a sufficienza dalle vicende teleconnettive generali, se ne starà ancora in "osservazione" sui suoi luoghi di origine.

C’è da notare un particolare che al momento rimane al vaglio delle analisi di redazione: questo ci mostra una sorta di riassorbimento del sacco depressionario atlantico tra il 18 e il 20 di maggio. Ne deriverebbe un aumento generale dei geopotenziali in sede euro-mediterranea, sintomo primo e inequivocabile di un cambiamento nella circolazione generale anche sull’Italia.

Possiamo dire che tale status è una buona garanzia di miglioramento, anche se non ci facciamo illusioni; in altre parole nella terza settimana di maggio si potrebbe concretizzare il passaggio da questa fase molto instabile ad una di tipo più proiettato verso l’estate. Attenzione, il sole tornerà a farsi vedere come è giusto che sia, ma ciò non vuol dire che arriverà il caldo. L’indice NAO infatti ci mette in guardia, facendoci notare che alle basse latitudini atlantiche rimarrà aperta una sorta di falla dove potrebbero confluire nuovamente i malesseri del vortice polare.

Tra tutte le varie ipotesi scartabellate, ci preme far notare anche un ulteriore particolare: la possibilità di un by-pass depressionario che intorno alla fine del mese potrebbe spingere dal nord Europa un mulinello di instabilità sulle nostre regioni centro-meridionali, rinnovando la nostra idea secondo la quale maggio 2010 potrà giungere al suo traguardo finale così come è iniziato: sotto il segno dell’instabilità.

Autore : Luca Angelini