00:00 24 Luglio 2009

La Sardegna BRUCIA: due vittime ed un disperso! Il punto della situazione

Numerosi incendi si sono sviluppati sull'Isola aiutati dal caldo intenso e dal forte vento di Scirocco. Situazione difficile soprattutto nel Sassarese ed in Gallura. Il caldo dovrebbe attenuarsi da sabato, per merito di venti più freschi di Maestrale.

Prima di commentare la pasante situazione presente in Sardegna consentiteci una piccola riflessione: i boschi da soli non bruciano!

La quasi totalità degli incendi che si sviluppano sul nostro Paese sono di natura dolosa. E’la mano dell’uomo che, nella maggior parte dei casi, devasta e distrugge; per protesta, su commissione o magari solo per semplice divertimento.

Le condizioni climatiche (per così dire “favorevoli”) sono solo il veicolo che consente al fuoco di espandersi (vento forte, caldo intenso, siccità), ma gli inneschi sono quasi sempre di natura dolosa. L’autocombustione non è impossibile, ma è cosa alquanto rara sulle nostre regioni. Pensiamoci!

Da oltre 48 ore la Sardegna è assediata dal fuoco. Purtroppo ci sono anche due vittime: un pastore di 58 anni ed un allevatore di 56 anni. Diverse persone sono rimaste intossicate e c’è anche un disperso nel Sassarese.

La violenza delle fiamme ha messo in fuga anche numerosi bagnanti. A Capo Pecora si è svolta l’evacuazione di circa 120 bagnanti che, a causa di un incendio sviluppatosi lungo la costa, sono rimasti intrappolati in spiaggia.

Momenti di panico anche tra Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro, dove residenti e turisti, alle prese non solo con il fumo denso ma anche con le elevate temperature (oltre 40 gradi), hanno cercato riparo in mare e dentro le chiese.

Centinaia di turisti in partenza dal porto di Olbia sono rimasti bloccati sulle strade del nord Sardegna a tratti interrotte a causa degli incendi. I centralini dei carabinieri del comando provinciale di Sassari sono stati presi d’assalto con pressanti richieste di aiuto da parte dei vacanzieri.

Le fiamme hanno provocato anche l’evacuazione della casa reclusione di Is Arenas, nella provincia del Medio Campidano, dove un incendio ha interessato le aree limitrofe dell’istituto penitenziario.

Per combattere le fiamme che hanno devastato diversi punti dell’Isola sono entrati in azione tutte le squadre dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco disponibili, assieme al Corpo Forestale della Regione e alla Protezione Civile – con ben nove Canadair. Insomma: due terzi della flotta antincendio dello Stato.

La situazione peggiore si è registrata nell’Oristanese ed in Gallura, dove sono state evacuate diverse abitazioni, stazzi e aziende agricole. Decine le persone che si sono recate al Pronto Soccorso di Olbia, compresi vigili del fuoco e volontari, rimasti intossicati dal fumo.

Circolazione ferroviaria a singhiozzo per ore sulla linea Oristano-Chilivani e Chilivani-Sassari e traffico a tratti bloccato sulla statale 131, la principale via di collegamento tra il nord e il sud della Sardegna.

Le condizioni climatiche sull’Isola si manterranno favorevoli alla propagazione degli incendi anche per tutta la giornata odierna. I 40° potrebbero essere valicati in diverse zone ed il vento di Scirocco dovrebbe soffiare ancora.

Da sabato la situazione termica dovrebbe migliorare, ma non quella eolica. Correnti meno calde da nord-ovest dovrebbero spazzare via la calura africana dall’Isola. Tuttavia il rischio di propagazione degli incendi sarà ancora elevato, stante il forte vento di Maestrale che inizierà a soffiare dalla prossima notte.
Autore : Paolo bonino