00:00 11 Giugno 2013

La prossima ondata di caldo avrà vita lunga? Ecco il responso delle corse alternative

Grande incertezza sul futuro della fase calda estiva che pare prospettarsi a cavallo tra la seconda e la terza decade di giugno. Quale sarà la sua durata e la sua intensità? Che ruolo svolgerà la depressione che nel frattempo andrà organizzandosi sull'Europa occidentale? Una risposta potrebbe essere fornita dalle previsioni alternative del modello americano GFS.

Quando si giunge ormai al cuore della stagione estiva, l’innalzamento delle fasce anticicloniche subtropicali che sino a questo momento sono rimaste relegate alle basse latitudini mediterranee, possono rimescolare le carte in tavola, aggiungendo nella previsione deterministica una variabile in più che fatica ad essere digerita dai modelli. Questa variabile aggiunta, è rappresentata dalla fascia anticiclonica subtropicale che trova i suoi protagonisti nella cella anticiclonica azzorriana e in quella africana. La rimonta anticiclonica che interverrà a partire dalla seconda metà della settimana, funzionerà a tutti gli effetti da spartiacque ideale tra un tipo di tempo che sinora ha presentato caratteristiche assai instabili primaverili.

Questa fase potrà essere considerata come il "punto di non ritorno" di una stagione estiva che prenderà il via su diversi settori del mediterraneo. Figure di bassa pressione e sistemi perturbati molto difficilmente si ripresenteranno con la stessa foga avvenuta durante la seconda metà di maggio. Esiste tuttavia l’incognita rappresentata da una vistosa ondulazione del getto che andrà scavando tra le giornate di domenica 16 e lunedì 17, una saccatura ben organizzata ad ovest dell’Italia.

La figura di bassa pressione sarà direttamente alimentata da aria fredda di origine nord-atlantica, responsabile di una nuova battuta d’arresto alla stagione estiva che potrebbe intervenire sulla penisola Iberica e su parte della Francia.

 

Quale destino aspetterà all’Italia?

Al momento il tallone d’Achille dei modelli consiste proprio nella bassa predicibilità dell’ingerenza calda subtropicale sul Mediterraneo. In buona sostanza i modelli matematici non riescono a comprendere con precisione qualche ruolo reciterà l’anticiclone africano su questo gioco-forza tra aria fresca atlantica e aria calda subtropicale.

A tal proposito le previsioni Spaghetti d’Ensemble riferiti all’alto Piemonte, mostrano tutta l’imprevedibilità di questa situazione attraverso la prevalenza di previsioni poco coerenti a partire da martedì 18 giugno in avanti. L’incertezza massima viene raggiunta tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno, lasso temporale in cui il cluster più caldo raggiunge temperature sino a +21 alla quota di 850hpa (1500metri) a fronte di cluster decisamente più freddi con temperature nell’ordine dei +7 alla quota di 850hpa.

Abbiamo a che fare con una previsione che presenta ancora molta incertezza, necessitando di essere aggiustata e rifinita col trascorrere degli aggiornamenti.

Come la pensa Meteolive?

Nonostante in questi giorni la previsione dei run deterministici stringano l’occhiolino ad una notevole recrudescenza del caldo, la media Ensemble mostra in realtà una previsione assai diversa. Questa previsione regala qualche chance in più che la depressione sopraccitata, dal settore franco-iberico possa far breccia quantomeno sulle nostre regioni settentrionali, determinando l’arresto dell’ondata di calore. La probabilità che questa manovra vada a buon fine, si attesta al 60%. Avremo quindi a che fare con una fase di calura estiva limitata nel tempo, destinata a lasciare spazio ed energia vitale, al flusso di correnti fresche ed instabili provenienti da ovest.

Vedremo con i prossimi aggiornamenti se questa linea di tendenza sarà confermata o modificata.

 

Autore : William Demasi