00:00 18 Aprile 2018

La primavera si traveste da estate ma soltanto sino al 25 aprile, in seguito si prospetta un cambiamento

L'alta pressione accompagnata da temperature fuori norma, terrà sotto scacco il nostro Paese sino alla festività del 25 aprile. In seguito vi potrebbe essere un nuovo cambiamento delle condizioni atmosferiche.

In questi giorni il continente europeo verrá tenuto sotto scacco da un vistoso anticiclone alimentato dall’aria molto tiepida. Oltre ad una atmosfera stabile, dovremo confrontarci con un profilo generale delle temperature sensibilmente superiore alle medie del periodo soprattutto sull’Europa centrale ma anche sulle nostre regioni settentrionali. L’aumento della temperatura viene oltremodo favorito dalla presenza di una sinottica nord-orientale associata a condizioni di alta pressione e pertanto con una spiccata subsidenza che risulterà ulteriormente amplificata dall’irraggiamento solare di aprile, già sufficientemente potente da portare la colonnina di mercurio nelle zone interne ben oltre i +20°C. Appena più fresco lungo le coste.

Sul fronte dell’instabilità, rovesci e temporali di breve durata potranno scatenarsi durante le ore pomeridiane sui rilievi dell’Appennino, con locali sconfinamenti costieri che domani, giovedì 19, potranno manifestarsi sull’Appennino centrale e meridionale, mentre venerdì 20 aprile saranno possibili soltanto sul Mezzogiorno e la Sardegna.

Nel fine settimana, il cuore più caldo e stabile dell’alta pressione, tenderà a migrare dall’Europa centrale al Mediterraneo. tuttavia l’instabilità non riuscirà comunque ad abbandonare i rilievi interni del centro e del sud, laddove nelle ore pomeridiane saranno ancora possibili dei temporali. Le temperature risulteranno ancora elevate.

Per avere delle nuove perturbazioni più organizzate ed un ribasso più sensibile delle temperature, dovremo aspettare l’ultima settimana di aprile, momento in cui il modello europeo identifica dapprima un ribasso del Fronte Polare, poi la penetrazione di una vera e propria saccatura contenente al suo interno, masse d’aria più fresche di origine oceanica. Il passaggio di una nuova perturbazione potrebbe quindi divenire realtà entro giovedì 26 e venerdì 27 aprile, con modalità ancora tutte da verificare.

Considerando la grande distanza che ancora ci separa, questa previsione risulta tutt’altro che sicura.

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Autore : William Demasi