00:00 24 Febbraio 2010

La potenza del Libeccio

Osservando gli alberi si può stabilire la direzione prevalente del vento su una fascia di territorio

Su una fascia di territorio aperta, soprattutto a ridosso della fascia costiera o sulle Alpi, è possibile stabilire quale sia il vento prevalente sulla zona semplicemente osservando gli alberi e la piega che hanno assunto nel corso della loro vita.

Abbiamo così immortalato a titolo di esempio quest’albero nella zona di Vada-Rosignano Solvay, a ridosso del litorale toscano, in cui risulta chiara la frequentissima provenienza sud-occidentale del vento.

In altre parole il Libeccio ha talmente sferzato la zona da indurre l’albero a crescere orientato verso ENE.

Quello che vediamo è un bell’esemplare di pino marittimo, non un alberello qualsiasi, eppure la furia del vento si è imposta sulla sua volontà di crescita regolare in verticale, costringendolo alla deviazione che vediamo.

Si intuisce dunque come l’alto Tirreno risulti abbonato a questo tipo di circolazione che più di ogni altra si manifesta durante l’anno. Spesso ci hanno segnalato che, per il gioco delle correnti e la presenza della Corsica, anche quando il vento gira a Maestrale, qui arriva da WSW dando la parvenza di una prosecuzione del Libeccio.
Autore : Alessio Grosso