00:00 4 Dicembre 2017

La perturbazione di lunedì 11 e martedì 12 sull’Italia: analisi e prospettive

Una dinamica di interazione nella quale verrebbero messe in gioco masse d'aria artiche e subito dopo polari marittime. Gli scenari sono ancora imprecisi ma qualche parola possiamo spenderla già adesso.

Superata la festività dell’Immacolata, l’Europa ed il Mediterraneo si ritroveranno a fare i conti con una circolazione molto complessa che metterà in gioco masse d’aria dalle caratteristiche assai diverse. Le due principali messe in luce dai modelli saranno le masse d’aria artiche, provenienti dalla Penisola Scandinava e quelle polari marittime provenienti dall’oceano nord Atlantico e dalla Penisola del Labrador. Queste ultime dalle caratteristiche certamente più umide ma meno fredde, potranno dar luogo ad una dinamica cosiddetta "di interazione", nella quale i flussi di correnti umide e più temperate messe in gioco dalla nuova perturbazione, potrebbero sovrascorrere sopra aria relativamente più densa e pesante.

A grandi linee la dinamica che vi abbiamo appena descritto è già stata inquadrata dai modelli, seppur con grosse differenze tra le varie emissioni. 

I nodi principali da sciogliere, uno strettamente dipendente dall’altro sarebbero TRE: 

– intensità ed estensione dell’irruzione fredda artica sul Mediterraneo tra sabato 9 e domenica 10 dicembre. 

– Traiettoria, intensità e modalità di ingresso della perturbazione prevista sull’Europa tra lunedì 11 e martedì 12 dicembre. 

– Giocoforza, la distribuzione delle precipitazioni ed il limite della quota neve che potranno essere stabilite con più precisione soltanto quando verranno sciolti i due punti precedenti. 

Tra gli elementi che possiamo quindi confermare con ragionevole sicurezza, abbiamo la fase di RAFFREDDAMENTO che coinvolgerebbe con particolare vigore le regioni settentrionali nel prossimo fine settimana, mentre appare ancora incerto e comunque meno sicuro un raffreddamento altrettanto deciso sulle regioni del centro Italia e soprattutto del Mezzogiorno.

L’arrivo immediatamente successivo della perturbazione associata a rotazione del vento dai quadranti meridionali oppure occidentali, favorirà un probabile aumento della temperatura più marcato al centro ed al sud. Le precipitazioni sembrerebbero privilegiare le regioni del versante Tirrenico. Al settentrione come anticipato, appare possibile una dinamica da sovrascorrimento con chances di neve a bassa quota soprattutto sui settori occidentali. 

Nei prossimi aggiornamenti proveremo ad affinare la previsione al fine di comunicarvi una linea di tendenza più precisa ed affidabile. 

Autore : William Demasi