00:00 15 Febbraio 2011

La NEVE: dove colpirà e quando, ecco le ultimissime

Pienone tra martedì e mercoledì soprattutto sulle Alpi ma mercoledì anche in Appennino. Nel primo caso fiocchi mediamente oltre gli 800-900 metri, nel secondo tra 1200 e 1400 metri.

Quando l’Atlantico ci si mette e fa sul serio può accadere anche che due perturbazioni vadano a tamponarsi l’una con l’altra. E’ quello che accadrà nelle prossime ore proprio sull’Italia. La curvatura delle correnti, la forma della saccatura e l’attrito dovuto alla tormentata conformazione continentale di questa fetta di Europa causeranno una improvvisa frenata delle perturbazioni in arrivo dall’Atlantico, al loro ingresso sul Mare Nostrum.

Per questo motivo due delle tre perturbazioni che da qui a venerdì attraverseranno l’Italia, viaggeranno così appaiate da tamponarsi l’una con l’altra. Ne risulterà una forte condizione di maltempo che perdurerà dalla giornata odierna, martedì 15, a quella di giovedì 17.

Alle piogge, anche abbondanti come accadrà nella giornata di mercoledì soprattutto su Liguria e regioni tirreniche, si sommeranno le nevicate in montagna. Le Alpi faranno davvero il pienone, con il limite bianco che si attesterà mediamente tra gli 800 e i 900 metri. Farà eccezione in basso Piemonte, dove i fiocchi potranno comparire anche intorno ai 500-600 metri, specie sul Cuneese.

Un vero e proprio "nevone" atteso sull’Appennino ligure dove, al di sopra dei 1000-1200 metri, saranno possibili accumuli totali nei tre giorni pari a mezzo metro. Per contro il monti più settentrionali dell’Alto Adige, posti al parziale riparo delle Dolomiti, vedranno precipitazioni complessivamente più deboli e con limite posto intorno ai 1300-1400 metri.

Mercoledì dunque la dama bianca tornerà a far bella mostra di sè anche nelle zone interne del centro e sull’Appennino meridionale, segnatamente lungo il versante tirrenico, nonchè sui monti sardi. Le quote? Si andrà dai 1000-1100 metri del tratto toscano e umbro-marchigiano, in risalita però verso i 1400 metri nel pomeriggio, ai 1300-1500 di quello laziale-abruzzese, con fenomeni particolarmente concentrati sui versanti laziali dove, oltre i 1800 metri, potranno anche accumularsi punte fino a mezzo metro di neve fresca. Fiocchi intermitenti attesi anche sui monti sardi tra 1400 e 1600 metri.

Procedendo verso il meridione segnaliamo nevicate lungo i monti del Matese, il Cilento, i monti del Potentino e l’Appennino calabrese oltre i 1600 metri. Segnaliamo infine che giovedì mattina, prima del graduale esaurimento della fenomenologia, è previsto un generale calo del limite delle nevicate che al nord si attesterà tra 700 e 800 metri, 800-1000 metri sull’Appennino ligure, 1000-1300 sull’Appennino centrale con l’eccezione dei versanti adriatici dove, lungo la linea di cresta la neve passerà solo oltre i 1400-1500 metri.

 

Autore : Luca Angelini