00:00 12 Luglio 2006

La “goccia” fredda sull’Europa orientale potrebbe avere conseguenze anche da noi?

La sua azione viene data oggi come marginale sulla nostra Penisola da tutti i principali modelli. Tuttavia è bene seguire attentamente i suoi spostamenti al fronte di una previsione più corretta.

Sappiamo che l’estate sta sferrando un potente “attacco” nel cuore dell’Europa! Sappiamo anche che i massimi di pressione risulteranno sbilanciati troppo a nord per consentire una copertura stabile adeguata alla nostra Penisola.

Quello che ancora non sappiamo (o meglio non conosciamo con chiarezza) sono le mosse di una goccia fredda che per alcuni giorni vagherà sull’Europa orientale.

Quando si parla di goccia fredda non si intende una perturbazione, bensi un “pacchetto” d’aria che presenta temperature più basse rispetto alla massa d’aria circostante. L’aria fredda è sempre più pesante di quella calda. Con il suo maggior peso scalza il caldo-umido dai bassi strati, costruendo imponenti nubi a sviluppo verticale forieri di rovesci e temporali.

Tutto ciò capiterà nei prossimi giorni su molte nazioni dell’Europa orientale. L’Italia al momento viene vista al limite tra la suddetta goccia fredda e la grande stabilità dell’anticiclone “inglese”. Qualche temporale sarà garantito, soprattutto in prossimità dei rilievi e nel pomeriggio. Inoltre sarà probabile anche una contrazione delle temperature massime, anche se il fresco rimarrà per il momento un miraggio.

La situazione però non deve essere data per scontata. Un ulteriore spostamento a nord dell’alta pressione potrebbe favorire un maggiore coinvolgimento anche della nostra Penisola. Di conseguenza la struttura instabile dell’Europa orientale deve essere vista come una sorta di “spina nel fianco” ai danni dell’alta pressione sull’Italia.

Nel corso dei prossimi giorni cercheremo di inquadrare meglio questa situazione.
Autore : Paolo Bonino