00:00 22 Gennaio 2003

La fase perturbata al sud e sul medio Adriatico fra venerdì 24 e domenica 26

Gli effetti di una depressione centrata sullo Ionio

Ieri abbiamo assistito al passaggio di una perturbazione atlantica piuttosto estesa, seguita da aria polare marittima; questa una volta entrata nel Mediterraneo ha contribuito alla formazione di un minimo depressionario sul golfo Ligure, che in queste ultime ore sta ancora giacendo sull’alto Adriatico.

Gradualmente tale depressione verrà risucchiata dal ciclone “motore” centrato sul Mare del Nord; quest’ultima figura sarà anche responsabile dell’ingresso dalla Valle del Rodano di un nuovo impulso di aria instabile e fredda in quota sulle nostre regioni, e quindi della formazione di un nuovo minimo depressionario entro la giornata di domani.

Tale minimo non seguirà le orme di quello che lo aveva preceduto, ma si dirigerà verso lo Ionio, influenzando il tempo sull’Italia per almeno tre giorni.

In particolare venerdì il tempo sarà molto instabile su tutto il meridione, con acquazzoni forti e qualche temporale ed addirittura occasionali brevi grandinate; i fenomeni saranno più frequenti sulla Puglia e la Basilicata, mentre su Campania, Calabria e Sicilia ci sarà la possibilità di vedere anche qualche squarcio di sereno.

Su Marche, Abruzzo e probabilmente anche parte della Romagna invece il tempo assumerà caratteristiche prettamente invernali, con cielo coperto e precipitazioni diffuse, nevose probabilmente fino al limite del litorale da Ancona verso nord, oltre i 600-800 metri altrove.

Sulle regioni tirreniche ed al nord invece il sole riuscirà a prevalere, grazie anche al vento nord-orientale, che rinforzerà notevolmente su tutte le regioni, fino ad assumere caratteristiche di burrasca vera e propria sul Canale d’Otranto ed il basso Adriatico.

Sabato il minimo di pressione sullo Ionio inizierà una lenta fase di colmamento, e quindi verrà temporaneamente trascinato verso W dalle correnti d’alta quota, transitando sul Tirreno meridionale e poi sulla Sicilia; in questo modo si aprirà qualche temporanea schiarita su Puglia e coste ioniche della Calabria, mentre ci sarà un peggioramento più deciso fra Campania e Calabria settentrionale, dove la giornata trascorrerà con vento forte e pioggia insistente.

Altrove le correnti orientali tenderanno ad attenuarsi leggermente, contribuendo a far cessare in parte le precipitazioni su Marche ed Abruzzo settentrionale, dove l’eventuale neve cadrà sempre alle stesse quote.

Poche nubi e molto sole, anche se con un po’ di vento, sulle regioni tirreniche ed al nord; solo verso sera delle velature potranno sfiorare le Alpi occidentali.

La prognosi per domenica continua ad essere “riservata”, per il fatto che non si riesce ancora a capire se durante questa giornata una perturbazione accompagnata da aria artica molto instabile riuscirà ad entrare dalla Valle del Rodano o no; se coronasse il suo progetto le piogge e la neve in collina (comunque insistenti al sud e sul medio Adriatico) si estenderebbero anche alle regioni tirreniche, mentre il nord (specie Piemonte ed alta Lombardia) sarebbe parzialmente protetto dalle Alpi.

Il vento subirebbe comunque un nuovo notevole rinforzo, con sensazione di freddo molto accentuata, specie in montagna, su Marche ed Abruzzo.

D’altra parte questa famigerata perturbazione si sta formando solamente in queste ore al largo degli States dal contrasto fra i gelidi venti in arrivo dal Canada e le miti correnti dal Golfo del Messico; probabilmente domani avremo la risposta definitiva in merito ai suoi movimenti.
Autore : Lorenzo Catania