00:00 31 Gennaio 2013

La fase fredda e perturbata del 6-10 febbraio: ipotesi e probabilità

Correnti settentrionali via via più fredde porteranno in seno anche diversi corpi nuvolosi forieri di nevicate fino a bassa quota. Ecco la linea di tendenza attualmente più probabile.

 Su una cosa sono d’accordo pressochè tutti i principali modelli di nostro riferimento: a partire dal 6 febbraio e per alcuni giorni, su gran parte dell’Italia farà freddo e il tempo sarà a tratti anche perturbato.

Oltre ai suggerimenti che ci pervengono in via informale dall’intreccio di alcuni importanti indici climatici, a supporto di questa tesi si sbilanciano anche le probabilità. Identificare e collocare una colata di aria fredda a diversi giorni di distanza infatti è un lavoro piuttosto complesso che deve scaturire dai vari elementi che la Fisica e la Statistica ci mettono a disposizione. 

Ebbene dalla consultazione ragionata di questi elementi emerge un fatto importante: a partire dal 5-6 febbraio il campo di alte pressioni che dal basso Atlantico si proietta fin verso il Mediterraneo, tenderà a ruotare il suo asse in senso meridiano. Questa manovra causerà un vistoso rallentamento del flusso portante e quindi lo sviluppo e la propagazione di un’onda meridiana che, dal basso Atlantico, inizierà a puntare sempre più verso nord.

Tra il 6 e il 7 febbraio pare possibile che la mano lunga dell’anticiclone atlantico possa raggiungere agevolmente il Circolo Polare attraverso l’Islanda. Messo così esso farà da scivolo al blocco di aria molto fredda stazionante alle latitudini polari, il quale si metterà in moto con asse proteso dalla regione scandinava fin verso il Mediterraneo occidentale.

E qui iniziano gli indovinelli: quanto occidentale sarà quest’asse depressionario? Che masse d’aria veicolerà verso di noi? Come reagirà il Mediterraneo a queste nuove masse d’aria in arrivo dal grande nord? Tutti quesiti che ci servono per inquadrare correttamente la cronologia degli eventi e i rispettivi fenomeni.

Per il dettaglio occorre naturalmente attendere qualche giorno, per la linea di tendenza generale possiamo anticiparvi fin d’ora che a partire dal 6 febbraio e almeno fino a tutto il 10 dello stesso mese l’Italia verrò interessata da diversi impulsi perturbati di recente origine polare. Il freddo si farà sentire in modo particolare al nord e al centro, settori dove le temperature caleranno al di sotto delle medie stagionali.

Per contro, il nord potrebbe venire interessato da una fenomenologia complessivamente più sbrigativa (e comunque possibile, con qualche nevicata anche a quote molto basse), mentre il centro e il sud potrebbero venir coinvolti più direttamente e frequentemente da piogge e nevicate. Queste ultime sono da intendersi possibili anche a quote basse, specie al centro.

Insomma, come vi avevamo anticipato già  nei nostri precedenti approfondimenti, febbraio si presenta quale mese dinamico e non si esimerà dal riservarci diversi colpi di scena. Quello poc’anzi descritto potrebbe essere tra l’altro l’ultima vera occasione per un’invernata degna di tale nome sul suolo della nostra Penisola.

Autore : Luca Angelini