00:00 19 Novembre 2013

La depressione di VENERDI al nord

La quota neve potrebbe scendere fino a 700-900 metri. Rovesci specie al nord e sul Tirreno.

Non molto tempo fa l’avevamo definito "pozzo senza fondo". Beh, quando il Mediterraneo si impegna può essere un’autentica fucina di depressioni talora intense.

Dopo la forte struttura di maltempo che tanti disagi ha creato in Sardegna, la situazione sul Mare Nostrum non migliorerà. Troppo facile per l’aria fredda scendere dall’Europa occidentale verso sud, con conseguenti complicazioni depressionarie per gran parte del Bel Paese.

Nei prossimi giorni, un nuovo allungo dell’alta pressione atlantica verso nord determinerà lo scivolamento di un pacchetto di aria fredda dall’Europa occidentale verso il Golfo del Leone e la Corsica.

La formazione di una nuova depressione sarà praticamente immediata. Questa volta non avremo il concorso di correnti umide sciroccali, ma la struttura sarà accompagnata da geopotenziali bassi e da un conseguente calo delle temperature specie al nord.

La quota neve potrebbe scendere fino a 700-900 metri al nord, specie al nord-ovest ed in occasione dei rovesci più intensi, qualche fiocco potrebbe spingersi anche più in basso.

1000-1200 metri la quota neve al centro, che sarà interessato da rovesci anche temporaleschi sul Tirreno e purtroppo ancora sulla Sardegna. Andrà un po’ meglio all’estremo sud e lungo le regioni adriatiche, che si troveranno parzialmente in sottovento stante la corrente portante da sud-ovest.

Attenzione anche allo stato dei mari, previsti in condizioni non buone specie i bacini ad ovest della Penisola.

Autore : Paolo Bonino