La crisi stagionale continuerà anche dopo i temporali?
Probabilmente si.
L’analisi comparata di tutti i modelli che godono di maggiore affidabilità a livello europeo e mondiale suggeriscono che l’azione temporalesca che vivremo tra giovedì ed il fine settimana probabilmente non resterà isolata, ma porrà le fondamenta per costruire altre situazioni simili entro la fine della prima decade di settembre.
In sostanza è come se avesse aperto un varco, spianato una strada, abbattuta una recinzione off limits, perché l’alta pressione non riuscirà più ad impedire il passaggio di nuove figure simili.
Lo sostengono, sia pure con disegni barici non perfettamente coincidenti, sia il modello americano che quello europeo ed altri non si discostano troppo da questa ipotesi.
Insomma la piccola estate settembrina potrebbe venire disturbata ulteriormente da un passaggio piovoso che al momento si potrebbe individuare tra le prime ore di venerdì 8 settembre, partendo dal nord-ovest, e domenica 10 settembre, quando ormai dopo aver attraversato gran parte del nord e del centro, il vortice instabile andrebbe a spegnersi, peraltro già attenuato sul meridione.
E’ forse il segnale di una sorta di compensazione? Difficile dirlo e difficile pensare che esiste davvero in natura un meccanismo come questo, più facile pensare alla "Tuke", al "caso", per dirla con i greci, o più razionalmente al fisiologico passaggio stagionale.
Autore : Alessio Grosso