00:00 1 Luglio 2003

La corrente a getto diventa protagonista

Cosa sta succedendo alle porte dell’Italia? Quali sono le prospettive per le nostre regioni?

La depressione “Parsifal” è ormai in piena azione sull’Europa nord-occidentale e la Francia; il fronte freddo ad essa collegato si trova infatti a ridosso delle Alpi, e si prepara ad attraversare Germania, Svizzera e Pianura Padana.

Ricordando che tutta la struttura depressionaria è riconducibile al famoso ciclone d’Islanda, viene intuitivo pensare che alle alte quote il sistema sia accompagnato dal ramo principale della corrente a getto polare; in effetti questo nastro di forti venti che scorre tra i 9 e gli 11 km di altezza sta per agganciare con il suo nucleo più intenso le Alpi occidentali ed il Golfo del Leone.

Come già accennato in precedenti articoli la sua presenza garantisce la persistenza di fenomeni temporaleschi sulle zone da essa colpite; soprattutto il suo spostamento verso la Pianura Padana (previsto per il tardo pomeriggio di oggi) potrà provocare la formazione di nuclei temporaleschi molto intensi a nord del Po (a sud del grande fiume invece le intense correnti da sud-ovest alle quote medio-basse provocheranno una sorta di “Effetto Foehn”, con venti secchi di caduta dall’Appennino).

Nel momento in cui l’aria fredda attraverserà le vallate alpine per riversarsi in Pianura, a ridosso delle Prealpi non si potrà escludere la formazione di locali supercelle, con tutti gli effetti che derivano dalla loro presenza.

Sempre fra la serata e la nottata la velocità di ingresso dell’aria fredda in Pianura Padana potrà provocare la formazione di isolati cumulonembi anche a sud del Po, associati ad improvvisi ma brevi acquazzoni, subito seguiti da ampie schiarite.

Nella giornata di domani ci attendiamo un momento di relativa tregua, a causa dell’indebolimento delle correnti d’alta quota; ma non potremo rilassarci più di tanto, visto che già nel pomeriggio un ramo della corrente a getto subtropicale verrà in aiuto della sua “collega” polare, partendo da Spagna e Francia meridionale per poi tuffarsi in Mediterraneo con direttrice prevalente da ovest ad est.

Quali saranno le conseguenze? In verità ci attendiamo solamente un aumento della nuvolosità stratiforme sulle regioni centrali e su parte del nord, mentre l’attività temporalesca sarà in fase di attenuazione.
Giovedì invece un’altra onda in seno alla corrente a getto polare andrà ad agganciare il “Jet” subtropicale fra Corsica e Sardegna, dando vita a nuove manifestazioni temporalesche al nord e su parte del centro, specialmente sulle regioni tirreniche; per i dettagli previsionali comunque vi rimandiamo all’articolo apposito che verrà messo on-line entro le ore 13.
Autore : Lorenzo Catania