00:00 20 Gennaio 2014

La corrente a getto corre, ma presto si fermerà…

La corrente a getto come il vortice polare.

Non credo che la corrente a getto sia stata presa a sassate per correre così, come è accaduto al povero Forrest Gump, ma durante questa stagione, dopo alcuni anni di prestazioni deludenti, il vortice polare sembra aver ingaggiato un corridore come il grande Tom Hanks, coadiuvato dalla indimenticabile colonna sonora di Alan Silvestri.
 
Ricorderete che Forrest comincia a correre per sfuggire ad una banda di bulletti e da lì in poi, ogni volta che doveva recarsi da qualche parte, lui ci andava correndo. Quella di quest’anno sembra davvero la corsa infinita che Forrest intraprese in età matura. Ad un tratto però, dopo aver corso per tre anni, due mesi e 14 giorni e 16 ore si fermò e disse: "sono un po’ stanchino, credo che tornerò a casa ora".

Ed è quello che potrebbe davvero succedere alla fine del gennaio, anche se poi potrebbero esserci ripensamenti a febbraio. Più che tornare a casa la corrente a getto barcollerà o meglio ondulerà, concedendo all’inverno di fare il suo dovere anche sul Continente. Aria fredda che arriva da nord-ovest o da nord, dopo aver sorvolato l’oceano, non è mai veramente fredda, ma sperare nelle interazioni da est quest’anno, oltretutto con l’indice QBO ancora in ambito positivo, sembra alquanto rischioso, perchè solo in alcune corse perturbatrici si vede l’isoterma dei -5°C sfondare nel Mediterraneo.

Dunque prendiamoci le briciole ed ammiriamo la corsa straordinaria della corrente a getto, quel fiume d’aria che corre 10km sopra le nostre teste, perchè quando si arresterà del tutto potrebbero essere anche dolori. 
 

Autore : Alessio Grosso