00:00 12 Novembre 2002

La configurazione barica dei prossimi giorni

Cos’è che porterà a questa marcata fase di maltempo?

La responsabile è sempre lei, la corrente a getto polare.
Lo stretto “nastro” di venti che la costituisce e che normalmente viaggia da ovest verso est alle latitudini medio-alte, ha pensato bene di rallentare vistosamente, creando ondulazioni molto marcate e quindi saccature in quota molto profonde.

Una di queste ha generato il lungo ed intenso fronte freddo che ha portato i tornado nei giorni scorsi in America settentrionale ed un’altra è in fase di costruzione in prossimità delle coste atlantiche portoghesi.

Quali saranno le conseguenze di questo “affondo”? Nascerà una depressione al suolo che richiamerà verso sud la depressione d’Islanda; quest’ultima gradualmente porterà il suo minimo principale sull’Inghilterra, facilitando la discesa di aria fredda artica dalla Groenlandia fin verso il Marocco!

Sul Mediterraneo di conseguenza si attiveranno venti caldi a tutte le quote, che paradossalmente porteranno all’approfondimento ulteriore dell’anticiclone dinamico già presente in prossimità del Mar Nero.

Si aprirà quindi uno scontro fra titani, che vedrà come “arbitro” proprio l’Italia, assieme alla Svizzera, l’Austria, la Germania e la Danimarca, dove presto si collocherà un lungo sistema frontale.

La complicazione maggiore sta nel fatto che la saccatura in quota, una volta trovata tanta energia in prossimità del Mediterraneo, non si sposterà facilmente, e quindi iniettando continuamente aria fredda in questo “calderone”, genererà diversi minimi secondari che gradualmente viaggeranno dalle Baleari verso le nostre regioni nord-occidentali.

In particolare nella giornata di venerdì, una di queste piccole ma intense depressioni transiterà rapidamente sulla Savoia con valori di pressione di 983 hPa; considerando il fatto che nello stesso momento sulla Puglia ci saranno 1015 hPa, non possiamo che aspettarci venti di Scirocco molto forti.

E’ per tale motivo che noi pensiamo ad uno Stau molto accentuato sul versante alpino padano, e quindi a piogge copiose ed abbondanti; sul meridione invece prevarranno le correnti calde ma secche provenienti direttamente dal Sahara, con cielo velato e pochissimi episodi piovosi.

Successivamente la depressione andrà lentamente colmandosi, ma questo non significa affatto che le piogge si esauriranno in poco tempo; le correnti continueranno a provenire da sud e si attenueranno leggermente.

Per quello che abbiamo spiegato prima, la diminuzione di intensità dei venti farà sì che anche il blocco fornito dall’anticiclone dinamico ad est venga meno; ecco che allora il sistema frontale si sposterà gradualmente verso le regioni nord-orientali e centrali italiane, liberando gradualmente il nord-ovest.

Il tutto in attesa dell’arrivo di una nuova depressione dall’Atlantico prevista per lunedì prossimo; ma eventualmente di quest’ultimo episodio ne riparleremo in altri articoli aggiornandovi continuamente sulla situazione.
Autore : Lorenzo Catania