00:00 23 Dicembre 2002

La colata gelida investirà tutto l’est europeo il 26; sull’Italia solo uno spiffero, poi pioggia

Ecco le ultimissime notizie sulla base delle ultime carte a disposizione.

Le ultime carte confermano quanto già indicato in apertura di giornale questa mattina: il blocco di aria gelida che investirà tutto l’est europeo tra Santo Stefano e sabato 28 dicembre non sarà destinato all’Italia.

Intenso invece il raffreddamento atteso su tutta la regione balcanica, l’Ucraina, l’Ungheria, la Romania, il Mar Nero, la Bielorussia, la Moldavia, le Repubbliche Baltiche e naturalmente la Russia con valori addirittura di -18°C a 1500 m e con punte al suolo che in cielo sereno, neve al suolo e calma di vento, potrebbero tranquillamente scendere sotto i -20.

Sull’Italia giungerà uno spiffero dalla grande bolla di freddo: tra il giorno di Santo Stefano e venerdì 27 avremo pertanto un temporaneo raffreddamento con una -3 a 1500 m che abbraccerà le Alpi e la Valpadana.

Subito dopo però l’Atlantico lancerà la sua offensiva con una lunga serie di perturbazioni, preceduti da venti umidi e temperati meridionali.

Ad un sabato 28 con quota neve sui 700 m al nord, con qualche sconfinamento possibile sino a basse quote sul Piemonte e la Valle d’Aosta, seguirà un graduale ma inesorabile riscaldamento nei giorni successivi.

Anche la quota neve di 1200 m sull’Appennino sarà dunque nuovamente destinata a salire attorno ai 1800-2000.

Il dominio delle depressioni atlantiche sembrerebbe tale da spazzar via entro Capodanno anche il freddo sull’est europeo.

Una svolta certamente inattesa che deve far riflettere su un inverno che nel Mediterraneo non riesce proprio a decollare.

Basti pensare che a Milano città non si è ancora registrata alcuna gelata, che la defogliazione degli alberi non si è ancora completata e che molti gerani sono in fiore sui balconi cittadini senza bisogno di alcuna protezione.
Autore : Alessio Grosso